Restano invariati per il secondo mese consecutivo i prezzi mondiali delle materie prime alimentari. Una media stabile dove gli aumenti delle quotazioni degli oli vegetali, dei prodotti a base di carne e dello zucchero hanno compensato il calo generalizzato dei cereali. E' il bilancio di luglio stilato dalla Fao, il cui indice delle quotazioni, rispetto allo scorso anno è inferiore del 3,1%.
Entrando nel dettaglio, i listini dei cereali sono scesi del 3,8% da giugno e questo per il grano e il mais a causa di una maggiore disponibilità in tutte le areeti; in calo anche il riso del 2,4%, con attività commerciali generalmente tranquille per le varietà Indica e Japonica. Salgono, invece, del 2,4% i prezzi degli oli vegetali, il massimo in un anno e mezzo; la spunta è data dalla robusta domanda di olio di soia da parte del settore dei biocarburanti e dal deterioramento delle prospettive di raccolto per girasole e colza in diversi importanti paesi produttori.
Ad aumentare sono anche i listini della carne (+1,2%) e dello zucchero (+0,7%). Restano invarati, infine, i prodotti lattiero-caseari: il calo delle quotazioni del latte in polvere ha compensato l'aumento di quelle del burro e del formaggio.