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Peste suina: in E-R abbattuti 750 maiali in un allevamento

Finora un solo focolaio non selvatico, nel Piacentino

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 09 AGO - In Emilia-Romagna, tra le regioni del Nord Italia interessate da focolai di peste suina africana tra cinghiali allo stato brado, si è verificato finora un unico caso di focolaio "domestico" ovvero in un allevamento di maiali.
    Si tratta di un allevamento del Piacentino, a Ponte Dell'Olio, dove nei giorni scorsi sono stati abbattuti tutti i maiali, come previsto dalla normativa. Uccisi circa 750 animali.
    Contestualmente la Regione ha emesso un'ordinanza che stabilisce zone di protezione e sorveglianza a 3 e 10 chilometri di distanza per evitare contagi. Al momento, a quanto si apprende, non sono stati trovati punti di contatto con gli altri focolai insorti in allevamenti in Piemonte e Lombardia.
    La Regione ha avviato diverse azioni per prevenire la diffusione di peste suina africana negli allevamenti, a tutela di una filiera non da poco. La quota stimata di prodotti Dop e Igp a base di carne suina dell'Emilia-Romagna è circa di 3,4 miliardi di euro di cui 3,2 miliardi solo per prosciutto di Parma e mortadella di Bologna, oltre alle carni lavorate.
    Sono state previste risorse specifiche assegnate alle polizie provinciali per la gestione dei piani di controllo dei cinghiali, 500mila euro nel 2023, 1,2 milioni per il 2024, oltre ai 5 milioni che la Regione mette a disposizione ogni anno per le attività faunistiche alle Province. La Regione ha poi istituito i gruppi operativi territoriali (Got) nei territori colpiti. Tra le attività anche tre bandi emanati in 2 anni con risorse per 10 milioni, rivolti all'innalzamento dei livelli di biosicurezza negli allevamenti, ed è in previsione l'uscita di un quarto bando dopo l'estate. Tra le opere finanziate, recinzioni, piazzole disinfezione automezzi, zone filtro, celle frigorifere. (ANSA).
   

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