In pochi giorni sono quasi raddoppiati i focolai di lingua blu in Sardegna, passati da 360 a 666, in prevalenza con la presenza del sierotipo 3. Lo evidenzia l'ultimo report pubblicato dall'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna. La maggior parte degli allevamenti coinvolti si trovano in provincia di Nuoro con 176, seguita a ruota da quella di Oristano con 173 focolai.
In quest'ultimo caso la Asl territoriale segnala 3600 capi contagiati e 215 gli animali morti. "Anche se l'indice di mortalità è molto più basso rispetto allo scorso anno - spiega Enrico Vacca, direttore del Servizio di Sanità Animale della Asl 5 - oggi dichiariamo l'intero territorio provinciale zona di circolazione del virus sierotipo 3 (BTV3) della blue tongue e sullo stesso territorio verranno applicate le regole sul controllo delle movimentazioni dei capi per cercare di ridurre il diffondersi della malattia nelle greggi non ancora contagiate da questo sierotipo. Da oggi, dunque, da tutto l'oristanese le movimentazioni di animali della specie ovina, caprina e bovina, da vita, verso le zone non interessate dalla circolazione virale devono essere concordate con i servizi veterinari di partenza e destinazione con prenotifica o nulla osta di almeno 48 ore e le stesse movimentazioni sono subordinate al rispetto di alcune misure di riduzione del rischio, come il trattamento con insetto repellente e successivo test PCR - aggiunge -. Le movimentazioni di animali delle stesse specie suddette solo da macello all'interno del territorio nazionale possono essere consentite senza restrizioni, a condizione che gli animali non presentino segni clinici il giorno del trasporto, siano macellati entro 24 ore dall'arrivo al macello di destinazione e che i mezzi di trasporto siano trattati con insetticida".
Riguardo agli altri territori a Sassari si è registrato un solo focolai, in Gallura 57, in Ogliastra 31, nel Medio Campidano 45, nel Sulcis 106 e nella città metropolitana di Cagliari 77.