(ANSA) - IL CAIRO, 30 SET - Mettere fine al paradosso di un
Paese africano fertile che deve riacquistare i propri prodotti
agricoli dal vicino più industrializzato, che spesso si limita a
imballarli: questo l'obiettivo del progetto pilota del Piano
Mattei per il Mozambico lanciato per il Paese sudafricano in
collaborazione l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo
Sviluppo.
Il progetto prevede la realizzazione di un centro
agroalimentare che valorizzi le eccellenze locali e
l'esportazione dei prodotti e verrà realizzato a Chimoio, nella
provincia di Manica e all'interno del cosiddetto Corridoio di
Beira (Mozambico centrale), una zona già cruciale per le
iniziative della cooperazione italiana in ambito agricolo.
Inoltre è una delle aree "potenzialmente più produttive del
Paese" in considerazione di fattori "edafoclimatici", ossia le
condizioni combinate di suolo e clima che in quella zona sono
"particolarmente favorevoli alla pratica agricola", ha spiegato
all'ANSA il capo dell'Ufficio dell'Aics a Maputo, Paolo Enrico
Sertoli.
La localizzazione nel Corridoio di Beira "è di grande
interesse per l'import/export, anche in funzione di altre
iniziative di respiro regionale (ad esempio con il confinante
Zimbabwe) recentemente finanziate dalla nostra agenzia", ha
aggiunto Sertoli. L'ambizione del progetto è quella di creare un
"centro agroalimentare" che diventi anche un "incubatore",
collegando progetti di trasferimento di tecnologia italiana e,
di fatto, accentrando tutte le fasi del dopo raccolto di una
serie di prodotti agricoli in fase di analisi.
Nonostante circa il 75% della popolazione viva di
agricoltura, il Mozambico importa paradossalmente prodotti
agricoli, venduti all'estero e poi reimportati, spesso solo
imballati. Il progetto dunque mira a creare una filiera di
trasformazione, imballaggio, conservazione e distribuzione, dato
che la catena del freddo in Mozambico è carente e i prodotti
agricoli vengono consumati localmente, generando poco valore
aggiunto.
Gli accordi (quello esecutivo e quello finanziario) del Piano
Mattei per il Mozambico sono stati firmati in occasione della
missione in Africa Australe del Sistema dell'Aics svoltasi nel
luglio scorso, ha ricordato il capo locale dell'Agenzia.
"Attualmente è in corso uno primo studio tecnico che ha come
obiettivo quello di presentare opzioni di localizzazione del
Centro, produrre il Business Plan, analizzare le filiere
produttive e delineare un 'layout' di massima
dell'infrastruttura", ha precisato Sertoli.
Non ci sono previsioni ufficiali sulla realizzazione
dell'iniziativa, anche se - ha appreso l'ANSA - si stima che ci
potrebbe volere circa un anno e mezzo dalla fase di avvio dei
lavori di costruzione, sotto la diretta responsabilità della
cosiddetta "Stazione Appaltante", in pratica il Ministero
dell'Agricoltura e Sviluppo Rurale del Mozambico, Paese dove il
9 ottobre si tengono elezioni generali. L'impegno finanziario,
considerevole per gli standard della cooperazione in ambito
agricolo, è di 38 milioni di euro complessivi, di cui 3 milioni
a dono (gestiti direttamente dalla sede Aics di Maputo e con i
quali sono in fase di realizzazione gli studi tecnici,
agronomici e successivamente ingegneristici) e 35 milioni
concessi a condizioni agevolate (credito di aiuto) grazie a un
accordo finanziario diretto tra Cassa depositi e prestiti e il
ministero dell'economia e finanze del Mozambico. (ANSA).
Il Mozambico con il Piano Mattei lancia la sfida agricola
Progetto pilota per indipendenza dell'intera filiera produttiva