(di Francesco De Filippo)
(ANSA) - TRIESTE, 23 OTT - Un fondo globale innovativo e
pre-competitivo per la sostenibilità e la resilienza del caffè,
a partecipazione volontaria, per sfruttare le sinergie con
iniziative esistenti, incluse valutazione e misurazione
dell'impatto del clima e lotta alla deforestazione, oltre a
impiegare risorse finanziarie e know-how con un focus sul
sostegno ai piccoli agricoltori. E' la proposta "innovativa"
promossa dalla presidenza italiana del G7 per il caffè nata da
un'idea di Andrea Illy.
Una iniziativa che è "il risultato di un grandissimo lavoro
di squadra iniziato a EXPO Milano 2015". In questi otto anni è
riuscito ad attrarre intorno a questa idea realtà eterogenee da
Lavazza a Nestlé e Starbucks, ai governi italiano e gli altri
del G7, istituzioni intergovernative e di settore.
I piccoli agricoltori gestiscono il 95% dei 12,5 milioni di
aziende agricole di caffè nel mondo, concentrate in linea di
massima nella fascia tropicale. Più elementi hanno acceso i
riflettori sul caffè: può contribuire alla deforestazione e al
cambiamento climatico; il pericolo che "oltre il 50 per cento
delle terre coltivabili a caffè entro il 2050 non si possano più
sfruttare a causa del cambio climatico, peggiorando così la già
precaria situazione degli oltre 40 Paesi produttori (in due solo
dei quali i coltivatori vivono al di sopra della soglia di
povertà)", indica Andrea Illy. Gerardo Patacconi, direttore
operazioni International Coffee Organization (Ico) a margine del
G7 Sviluppo a Pescara, ricorda che sono più di 25 milioni le
piccole aziende che producono caffè nel mondo sottolineando che
un impatto del cambiamento climatico molto forte rischia di far
schizzare "una tazzina di caffè a 100 dollari se non si agisce
sulle piantagioni". E che sono "circa 5-6 milioni i produttori
del caffè che non superano la soglia di povertà".
Ma questi otto anni non sono passati invano: non solo perché
il prezzo della materia prima è schizzato a +40%, ma perché è
stata delineata una strategia che ha portato il caffè a essere
oggi il settore leader dell'agricoltura rigenerativa. Una azione
di "adattamento al cambio climatico - spiega Illy - con il
miglioramento delle pratiche agronomiche e il rinnovamento delle
piantagioni con piante selezionate, ibridazioni, più resilienti
e produttive". E si è operato anche nell'istruzione alle
comunità per lottare contro la povertà. Oggi "la Cassa Depositi
e Prestiti darà un incipit importante all' iniziativa,
accelererà il processo pubblico-privato: accoglierà fondi anche
da investitori istituzionali e anche privati", ha precisato
Illy. Che dopodomani sarà al Senato, a Washington, dove terrà
una lecture proprio sulla agricoltura rigenerativa. E tenterà di
coinvolgere nuovi attori nella partnership perché il 'climate' è
una sfida planetaria. (ANSA).
ANSA/ Ok G7 a partnership pubblico-privata per salvare il caffè
Nata da una idea di A.Illy. Ico, rischio 100 dollari atazzina