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Valle Castellana, entra nel vivo la raccolta dei marroni

Tradizione secolare celebrata anche da 'Uno Mattina'

Redazione Ansa

(ANSA) - VALLE CASTELLANA, 12 NOV - Entra nel vivo la raccolta dei marroni a Valle Castellana, area della provincia di Teramo incastonata tra i Monti della Laga, una particolare varietà che appartiene alla specie Castanea sativa L. ed è riconosciuta dalla Regione Abruzzo come Prodotto agricolo tradizionale (Pat).
    Viene coltivato in un ambiente collinare e montano incontaminato, tra i 500 e i 1.200 metri sul livello del mare. I castagneti, gestiti con metodi sostenibili, non vengono trattati con concimi chimici o fitofarmaci. La pianta riceve solo acqua piovana e sole, mantenendo così la naturale fertilità del terreno e rispettando i cicli stagionali. Il clima fresco e i terreni fertili di queste altitudini favoriscono la produzione di marroni di alta qualità. Un rito, quella della raccolta dei marroni, che ha una lunga storia di coltivazione, essendo stato per secoli una risorsa fondamentale per le popolazioni locali. Nella vallata del Castellano, la cura dei castagneti e la raccolta dei relativi frutti era pratica diffusa già dal XIII secolo, come attestato da diverse fonti storiche. Si parte nei mesi di agosto e settembre quando si effettua la pulitura del sottobosco, che in passato veniva realizzata manualmente con falci e falcioni, mentre oggi si utilizzano attrezzature a motore. La raccolta dei marroni vera e propria inizia a ottobre, in concomitanza con la Festa della Madonna del Rosario, e si conclude a inizio novembre. Una tradizione talmente radicata nella comunità al punto da entrare tra i record; nel comune di Valle Castellana infatti si trova uno degli alberi di castagno più grandi e antichi d'Italia: il Castagno di Nardò. Questo imponente esemplare rappresenta un legame profondo con la tradizione secolare della coltivazione dei castagneti in quest'area.
    La tradizione ha suscitato la curiosità di 'Uno Mattina' che domani, mercoledì 13 settembre, lancerà un servizio sulla raccolta proprio da Valle Castellana. Una giornata tra i monti abruzzesi dunque per la troupe del programma di Rai Uno. "La valorizzazione del territorio nasce dalla conoscenza e consapevolezza di cosa si ha intorno a sé", afferma lo scrittore Domenico Cornacchia residente a Santa Rufina di Valle Castellana. (ANSA).
   

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