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Agricoltura 5.0, trattore simulatore detterà le scelte in campo

Crea, progetto 'AgroFiliere più qualità e rispetto dell'ambiente

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Un trattore intelligente con guida automatica a controllo satellitare, in grado di dialogare con seminatrici di precisione e barre irroratrici per la distribuzione di concimi e antiparassitari a seconda del terreno da trattare mappato da droni e dal rilevamento digitale dello colture, il tutto in ambiente virtuale. Si chiama 'Simulatore SimAgri' uno dei risultati presentati dal Crea del progetto 'AgroFiliere', nell'ambito del programma 'Agridigit' finanziato dal Masaf. La disponibilità di un simulatore di trattore che aziona un parco di macchine operatrici agricole rappresenta un ulteriore passo evolutivo dell'agricoltura di precisione. Si potrà digitalizzare completamente un'azienda agricola, creando una sua 'gemella virtuale' che potrà servire a simulare le scelte reali più opportune in funzione di diversi scenari possibili. Sono stati messi a punto modelli previsionali per la predizione anticipata di malattie e la diminuzione di fitofarmaci, utilizzati solo lì dove necessari, ad esempio, contro l'oidio della vite. Sono stati creati sistemi digitali per la valutazione digitale dell'adattamento delle nuove varietà dei cereali applicata al processo di miglioramento genetico, e per il controllo e la tracciabilità della qualità e della sicurezza nell'intera filiera. E' stata poi costruita una piattaforma logistica per la tracciabilità integrata e di blockchain per il mantenimento della qualità dei prodotti di IV gamma a base di ortaggi e per la filiera agrumicola. "Questo progetto - dichiara Paolo Menesatti, direttore del Crea Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari - nasce e si sviluppa nell' agricoltura 5.0, strategia per efficientare la produzione sostenibile, ossia produrre il necessario con qualità e di qualità rispetto al prodotto e all'ambiente. Le attrezzature e le attività progettuali hanno prodotto numerosi risultati trasferiti al mondo produttivo, aprendo la strada verso ulteriori e più specifici approfondimenti scientifici e di ricerca al fine di trovare le migliori combinazioni produttive che si adattino alle criticità produttive e dei cambiamenti climatici". (ANSA).
   

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