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Confagricoltura Toscana 'serve un nuovo modello di Pac'

'Meno burocrazia, al centro imprese e produzioni di qualità'

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 28 NOV - "La burocrazia, insieme alle problematiche degli ecoschemi e dell'informatica, sta spingendo molte aziende ad abbandonare la Politica agricola comune. Questa è una perdita per tutta l'agricoltura, poiché sembra che la Pac si stia allontanando sempre di più sia dall'agricoltura che dall'ambiente". A lanciare l'allarme Luca Giannozzi, vicepresidente di Confagricoltura Toscana, in occasione del convegno Coltivare nella Pac, organizzato da Confagricoltura Toscana e dedicato alle novità per la nuova campagna agraria a seguito delle ultime indicazioni fornite dal ministero delle Politiche agricole. "Lo scorso maggio l'Ue ha introdotto una mini-riforma della Pac che alleggerisce alcuni vincoli ambientali, per sostenere la produzione agricola - dice Giannozzi -. In particolare, le Buone condizioni agronomiche eambientali sono state riviste e la rotazione obbligatoria delle colture, che era biennale, è stata semplificata in una diversificazione annuale. Questo offre maggiore flessibilità agli agricoltori, nel rispetto degli obiettivi ambientali ma rispondendo anche alle necessità economiche e produttive". Ma non è sufficiente.
    "Stiamo lavorando a questo periodo di transizione con proposte come l'implementazione di rotazioni nello stesso anno solare attraverso colture secondarie e una gestione chiara tra ecoschemi e diversificazione", spiega Gianluca Cavicchioli, direttore di Confagricoltura Toscana che sottolinea come la Pac negli ultimi anni abbia deluso il suo obiettivo principale "abbandonando il concetto di quantità delle produzioni ed incrementando gli aspetti burocratici. Serve un nuovo modello di Pac, che veda al centro l'impresa e le produzioni, con attenzione alla qualità, ovviamente con forte attenzione alla sostenibilità". (ANSA).
   

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