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Confagricoltura, 'Pac non rispecchia esigenze del settore'

'Si conclude 2024 difficile, carenza manodopera problema serio'

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 28 DIC - "L'annata agraria che si conclude è stata difficile: il settore registra uno stallo a tutti i livelli di regolamentazione, che ne rallenta la crescita". A dirlo è Gianluca Cavicchioli, direttore di Confagricoltura Toscana, tracciando un bilancio del 2024 e parlando delle prospettive per il 2025. "A livello globale - spiega - scontiamo una Pac difettosa e poco confacente alle reali necessità del momento. La semplificazione a lungo invocata non è mai arrivata e spesso gli agricoltori si trovano a ricevere indicazioni operative quando i giochi, nei campi, sono già fatti".
    "Il tema - aggiunge - è rimettere l'impresa agricola al centro del sistema, precondizione per attuare tutte quelle politiche, dalla sostenibilità ambientale alla transizione energetica, che oggi sono indispensabili. Il quadro normativo resta però intricato e dagli enti preposti si registra troppo spesso un preoccupante stato di impasse. Rispetto ad un fattore portante come quello dei cambiamenti climatici, ad esempio, il tempo passa senza che nessun provvedimento davvero impattante venga preso". Confagricoltura evidenzia poi i problemi legati a danni da predatori "sul piano faunistico venatorio è necessario battere un colpo" e alla gestione dei fiumi e torrenti, "guai a toccare una pietra. Mi chiedo quanto a lungo possa reggere questo tipo di approccio". Per quanto riguarda il bilancio sull'anno che sta per concludersi, conclude Cavicchioli, "abbiamo comunque portato a termine un'annata agraria accettabile rispetto a quello cui eravamo abituati dal punto di vista meteorologico, eccezion fatta per il clima che, in alcuni contesti, si è rivelato impietoso. Il mercato del vino denota però ancora una certa instabilità, così sono in stallo le produzioni olivicole e quelle dei cereali. Nel 2025 dovremmo cercare risposte all'altezza anche nei confronti della cronica mancanza di manodopera che caratterizza i nostri settori. La competenza e gli investimenti messi in campo dalle imprese agricole ci inducono a sperare in un'annata migliore, ma la condizione è muovere un passo alla volta per risolvere tutti i nodi che ancora ci rallentano". (ANSA).
   

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