(ANSA) - ANCONA, 14 MAR - Oltre l'80% del territorio
marchigiano è agricolo o boschivo, ma negli ultimi 15 anni si
sono consumati più di 4.800 ettari di suolo che, per oltre un
terzo (35,8%) era rurale.
Nella Marche le aree le aree urbanizzate coprono quasi 65mila
ettari di territorio e sono cresciute di 11mila ettari le
superfici boschive "anche se quest'ultimo non sempre si tratta
di un dato positivo visto che spesso è sintomo dell'abbandono
del territorio da parte di agricoltori e allevatori con i
conseguenti effetti dirompenti sulla tenuta idrogeologica, sul
deficit produttivo del Paese e sulla dipendenza agroalimentare
dall'estero". Per continuare a mantenere la custodia del
territorio e frenare lo spopolamento delle aree interne e
montane "occorre garantire sostegno alle imprese,
all'insediamento dei giovani agricoltori che possono portare
idee nuove, innovazione e tecnologia, semplificare la burocrazia
che soffoca il settore e continuare a facilitare i percorsi di
multifunzionalità come l'agriturismo, la trasformazione, la
vendita diretta e le fattorie didattiche che rappresentano circa
un terzo del valore delle nostre imprese", concludono da
Coldiretti Marche. (ANSA).
In 15 anni consumati più 4.800 ettari di suolo, un terzo rurale
Coldiretti Marche analizza dati Ispra in Giornata del Paesaggio