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Coldiretti, Sardegna a Parma 'cibi tradizionali messi a rischio'

'Mondo agricolo non chiede favori ma rispetto e tutele'

Redazione Ansa

(ANSA) - PARMA, 19 MAR - Un messaggio dalla Sardegna fino a Bruxelles: "Difendere il cibo naturale significa difendere il futuro delle imprese agricole, il benessere dei consumatori e l'identità del nostro territorio". Una folta delegazione dall'Isola ha raggiunto Parma per unirsi alla grande mobilitazione di Coldiretti in difesa del cibo naturale e della sicurezza alimentare. Da tutte le province, agricoltori, allevatori, sindaci rappresentanti di Coldiretti Sardegna non sono mancati all'appuntamento per portare la voce di un territorio che vive di produzioni autentiche e di qualità.
    "In Sardegna produciamo eccellenze uniche al mondo, frutto della nostra storia e delle nostre tradizioni. Non possiamo accettare che il nostro modello agricolo venga messo in pericolo da cibi artificiali senza adeguati studi clinici sulla loro sicurezza" ha dichiarato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna.
    "In piazza oggi c'è un intero mondo agricolo che non chiede favori, ma rispetto e tutele per un settore strategico. La Sardegna è presente a Parma perché sappiamo quanto la nostra agricoltura sia già messa a dura prova da burocrazia, crisi di mercato e cambiamenti climatici. Non possiamo permettere che si aggiungano altri problemi", ha aggiunto Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna.
    Tra i cartelli esposti dai manifestanti "Cibo dalle campagne, non dai laboratori" e "I cittadini europei non sono cavie".
    (ANSA).
   

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