(ANSA) - ROMA, 26 OTT - Un settore senza pace quello della
produzione delle vere vongole italiane che sono praticamante
sparite dai banconi del pesce. E ben poco si potrà fare per gli
appassionati di uno dei piatti must della Vigilia di Natale.
È l'allarme lanciato all'ANSA da Confcooperative
Fedagripesca, preoccupata per un business che prima dell'avvento
del granchio blu e della mucillagine valeva 300 milioni di euro.
Le grandi masse gelatinose nei mesi estivi hanno causato
notevoli difficoltà alla pesca danneggiando gli attrezzi di
cattura e ora che le alghe si sono depositate sul fondale sono
una minaccia per vongole, cozze e fasolari; specie che si
spostano poco e che stanno morendo per colpa dell'anossia e
dell'innalzamento delle temperature delle acque. Per queste
ragioni i pescatori hanno effettuato un fermo aggiuntivo e
chiedono un sostegno finanziario per queste giornate di di stop
alla pesca.
E se è sempre più difficile portare in tavola un piatto di
spaghetti con vongole made in Italy, è boom sul fronte
importazione dove a farla da padrone sono le vongole portoghesi.
Un' indagine di Fedagripesca ricorda che a casa come al
ristorante per 7 italiani su 8 gli spaghetti alle vongole sono
tra i primi piatti di pesce preferiti, che fanno 'festa'. E
proprio dal Portogallo potrebbe arrivare una risposta per
ripopolare gli allevamenti in Veneto e Emilia Romagna. Ma non è
facile far ripartire questa economia, dove l'Italia era leader
in Europa: occorre bonificare le acque dal granchio, recintare
le aree di produzione e tornare a mettere in acqua il prodotto
da allevare. "Il problema è proprio quest'ultimo - spiega Paolo
Tiozzo, vicepresidente Confcooperative Fedagripesca - perchè
serve un quantitativo di seme, il fabbisogno stimato è di
miliardi di esemplari di vongola verace, impossibile da trovare
e da gestire con gli 'schiuditoi' che abbiamo oggi". (ANSA).
Addio vongole, dopo il granchio blu decimate dalla mucillagine
In fumo business da 300 milioni, impazza l'import