La modifica del disciplinare per la mozzarella di bufala campana Dop è stata già approvata a maggio dall'Assemblea dei soci del Consorzio di tutela con il 98% dei consensi, ma le polemiche si infiammano ora in vista del voto della Regione Campania. Il punto più controverso è il via libera alla versione 'frozen'.
"Il frozen export nei canali professionali è solo una delle nostre proposte che - ha precisato all'ANSA il direttore del Consorzio di tutela Pier Maria Saccani - è molto strutturata e che tutela la filiera e i consumatori col divieto di acquistare materia prima latte di bufala diverso da quello certificato Dop, anche per adoperarlo in produzioni generiche. Tutela inoltre gli artigiani e i piccoli produttori e quindi il top di gamma con l'introduzione del marchio 'Lavorato a mano'. E innova la qualità del prodotto base che deve poter raggiungere i mercati esteri anche in versione frozen. Un punto controverso per chi - sottolinea - non pensa a valorizzare la zootecnia in nome del folclore. Stiamo parlando di innovazione, come avvenne per il parmigiano in bustine o per il passaggio delle vaschette degli affettati dal sottovuoto alle vaschette in atmosfera modificata, per un prodotto che già si compra comunque refrigerato, a 4 gradi nella distribuzione moderna, e che deve poter arrivare all'estero surgelato per assicurare una qualità maggiore delle produzioni a lunga scadenza".
Tra le novità anche l'eliminazione di ogni vincolo di peso per la Dop di cui si potranno fregiarsi trecce e la cosiddetta ''zizzona", che pesa da 3 a 5 chili.
Per ora comunque nulla cambia per i consumatori, perché sulle innovazioni proposte dal Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala Dop esprimeranno un parere le quattro regioni dell'area di produzione: Campania, Lazio, Molise e Puglia. Poi si esprimerà il ministero delle Politiche agricole e alimentari e infine l'Unione Europea.
Nuovo disciplinare per Bufala Dop, presto anche frozen
La 'zizzona' diviene Dop e arriva versione senza lattosio