L'opportunità di creare un vero registro passa dal numero di adesioni a un protocollo, la carta di Ginevra, approvato dalla stessa Wipo nel 2015. "Con una crescente domanda di denominazioni di origine e indicazioni geografiche nei mercati globali, la creazione di un registro internazionale rimane una priorità per produttori, trasformatori e distributori in tutto il mondo", dichiara il direttore di OriGIn Massimo Vittori.
"L'Ue nel suo complesso ha già avviato le procedure per aderire al sistema - aggiunge il presidente dell'organizzazione Claude Vermot-Desroches - e dovrebbe essere seguita da altri paesi, compresi i singoli Stati membri dell'Unione".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it