TORINO - Quindicimila posti a tavola, in 150 locali, la maggioranza in Piemonte ma anche in ristoranti di metropoli all'estero, come New York e Berlino, in Argentina, Costa Rica e a Tonga, nell'Oceano Pacifico. Sono i numeri del 'Bagna cauda day', in realtà 3 giorni, dal 23 al 25 novembre, organizzato dall'associazione culturale Astigiani, per celebrare uno dei più noti piatti della tradizione piemontese, la salsa calda di aglio, olio e acciughe nella quale si intingono le verdure di stagione.
Ogni pasto costa 25 euro, 10 le bottiglie di vino doc e docg, fornite direttamente dai produttori. Novità di quest'anno, il 'finale in gloria', la cottura di un uovo direttamente nel 'fujot', il recipiente per la bagna cauda, e 'spolverato' da una grattata di tartufo bianco d'Alba.
Sarà assegnato il premio Testa d'aj (aglio in piemontese) a chi avrà dimostrato nella vita di sapere andare controcorrente. Le prime edizioni sono state vinte dal filosofo Guido Ceronetti e dall'autore televisivo Antonio Ricci.
Bagna cauda day, 15 mila posti a tavola per salsa piemontese
Dal 23 al 25 novembre in 150 locali, da Asti a New York