La Toscana, antesignana della promozione sui temi dell' enogastronomia, si è affermata come punto di riferimento non solo in Italia dove la scelgono 18% degli intervistati ma anche nel mondo dove gli stranieri la scelgono come prima destinazione.
Sulla base dei dati del Centro Studi Turistici e dell'indagine sul turismo realizzata da Banca d'Italia, l'enogastronomia rappresenta in Toscana il 7% circa delle notti posizionandosi al terzo posto come motivazione di viaggio subito dopo arte, cultura e balneare. Il valore è superiore alla media nazionale (3,4%).
Il turista straniero che raggiunge la Toscana è il "Top Spender" per la spesa giornaliera (163,90 euro) e per la ristorazione (47,47 euro).
La spesa per ristorazione dei turisti stranieri in Toscana supera il miliardo di euro, attestandosi sul 24% del totale. Dal 2012 è cresciuta di circa sei punti percentuali più della spesa totale.
Altro fattore interessante è che puntare su questo tipo di turismo consente di ampliare la stagione turistica, sia in senso temporale che di estensione laddove il turista enogastronomico percorre i sentieri meno battuti alla ricerca di prodotti, cantine e ristoranti.
Una curiosità: il giudizio migliore sui pasti degli stranieri in visita alla regione sono fuori dai grandi centri turistici, in zone di forte tipicità, il che conferma l'importanza della 'toscanità' nell'offerta turistica.
Infine tra le destinazioni di crescente interesse per il mercato statunitense la Toscana con Maremma, Pitigliano e Saturnia è al primo posto in assoluto con una percentuale del 91,3%. (Fonte ufficio studi ENIT Italy Survey of Travel Leaders Network Agents) Leggi l'articolo completo su ANSA.it