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A Milano lievitano i costi della michetta e del panettone

Unione Artigiani, costretti dai costi di produzione troppo alti

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 20 OTT - L'incredibile aumento dei costi dell'intera filiera produttiva del pane, oltre agli impasti, fa lievitare anche i prezzi per il consumatore. Così, anche a Milano, la classica michetta è destinata a costare qualche centesimo in più, mentre in vista del Natale, già si profila un aumento del panettone, almeno del 10%.

La denuncia arriva direttamente dai panificatori milanesi, per i quali, ormai, la strada è diventata strettissima. "Se aumentiamo il costo finale rischiamo di perdere coloro che già hanno ridotto i consumi. Se abbassiamo la qualità, ci giochiamo la clientela più esigente, che è quella sulla quale tutti noi scommettiamo. Ma se non ritocchiamo i prezzi, non incassiamo il margine che ci consente di vivere e stare sul mercato" spiega il presidente di Unione Artigiani Milano Stefano Fugazza, terza generazione di una famiglia di panettieri da 110 anni attivi nel quartiere Lambrate.

"Complessivamente, per quanto riguarda le michette, si tratta di uno, due centesimi a pagnotta, ma noi dobbiamo moltiplicare questo costo decine di migliaia di volte per ogni panino che inforniamo - aggiunge -. Per fortuna arriva Natale. A Milano ci salveremo coi panettoni, che però costeranno come minimo il 10% in più, se l'altro 10% che sarebbe necessario ce lo paghiamo noi".

L'allarme, per la categoria, è già rovente: in pochi mesi le farine di qualità media sono aumentate fino all'80% ed è previsto un ulteriore balzo dal prossimo anno. Si registra una crescita vertiginosa dei prezzi di tutte le altre materie prime: burro, lieviti, olio, marmellate, cioccolato, senza parlare dei tempi di approvvigionamento e dei costi dei trasporti. Sono schizzati anche tutti i prezzi dell'energia, dal gas all'elettricità che impattano pesantemente sulle bollette per i forni. (ANSA).

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