Il binomio tra le due eccellenze campane è stato da sempre naturale, fin da quando fu realizzata la prima pizza margherita; e anche l'attuale disciplinare della Pizza Napoletana Stg prevede, come detta la tradizione storica napoletana, l'utilizzo tra l'altro di mozzarella di bufala campana Dop. Per questo motivo, e anche tenendo conto del fatto che le materie prime che caratterizzano una pizza tradizionale prevedono sempre più l'utilizzazione di farine selezionate e ingredienti ricercati che garantiscano qualità e sapore al sempre più esigente consumatore, il consorzio ha realizzato un vademecum con consigli pratici, validi anche per chi voglia preparare la pizza a casa.
Soprattutto in questo periodo, il Consorzio suggerisce di utilizzare una mozzarella di bufala campana Dop un po' meno umida, estraendola dal suo liquido di governo almeno un paio d'ore prima dell'utilizzo, e per ottenere questo risultato, si può anche mettere il prodotto in frigo senza liquido di governo il giorno prima. L'ideale è tagliare la mozzarella a metà, ridurla a fette aventi lo spessore massimo di 5 mm (evitando il taglio julienne); in questo modo la fase di farcitura sarà più semplice e la distribuzione del prodotto sull'intera superficie sarà più omogenea, mentre durante la cottura alle alte temperature del forno a legna o anche in quello elettrico di casa, la mozzarella si scioglierà in modo uniforme risultando umida al palato e non fredda e gommosa. (ANSA).
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