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Tortello maremmano, presentato Marchio collettivo geografico

'Primo passo verso riconoscimento Igp per re cucina maremmana'

Redazione Ansa

(ANSA) - GROSSETO, 24 MAG - Chiuso su tre lati, dai 50 ai 70 grammi di peso, pasta all'uovo per l'involucro e ricotta, ovviamente locale, ed erbe sminuzzate per l'interno. Sono alcune delle peculiarità che caratterizzano il tortello maremmano così come definito nel disciplinare di produzione presentato oggi a Grosseto da Confesercenti e dalla neonata Associazione per la promozione e tutela del tortello maremmano. Oggi ad essere presentato anche il Marchio collettivo geografico del Tortello maremmano, primo passo verso il riconoscimento Igp di quello "che è il re della cucina maremmana", si spiega.
    In Italia, si ricorda da Confesercenti, ci sono 70 tipi di tortelli differenti, "anche per questo è giusto difendere la tipicità del nostro prodotto". "In prima istanza ci rivolgiamo ai pastai, ai produttori, ai ristoratori - afferma il direttore Confesercenti Andrea Biondi -. I turisti devono sapere cosa mangiano, siamo un territorio di sagre ma non sempre si trovano nel menù veri tortelli maremmani. Questo è l'inizio di un percorso che deve arrivare alla certificazione Igp, è un percorso medio lungo. Nel frattempo c'è il marchio collettivo geografico". Massimiliano Mei, presidente dell'Associazione per la promozione e tutela del tortello maremmano, afferma: "Questo prodotto rappresenta la Maremma più del vino, perché il tortello è nato qui. Era il pasto delle feste, del Natale, e si faceva con prodotti facilmente reperibili e che quasi tutte le famiglie contadine avevano. Il nostro è un territorio povero, la nostra ricchezza dobbiamo cercarla nelle tradizioni, e questo è un prodotto che non dobbiamo farci soffiare da altri. Dobbiamo lavorare per il futuro". (ANSA).
   

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