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Ue, 'la produzione e l'export di vino è in crisi ma Roma è in controtendenza'

Report: 'Ma anche l'Italia resta sotto i livelli medi'

Redazione Ansa

La crisi del vino in Europa si materializza nei dati. La produzione vinicola dell'Unione europea diminuirà nel 2024-2025 rispetto all'anno precedente, rimanendo del 7% al di sotto dei livelli medi quinquennali e anche il consumo continua la sua tendenza al ribasso. La stima arriva dall'edizione autunnale 2024 del rapporto sulle prospettive a breve termine per i mercati agricoli dell'Ue pubblicata l'8 ottobre, in cui la Commissione europea prende atto anche le esportazioni di vino sono in calo e ricorda che, per affrontare il problema, ha lanciato un gruppo di alto livello sulla politica del vino per affrontare le sfide affrontate dal settore ed esplorare possibili soluzioni nel quadro della revisione della nuova Pac.

L'Italia, osserva Bruxelles, è in controtendenza dal momento che la produzione crescerebbe del 7%, pur rimanendo al di sotto dei livelli medi. Tuttavia, viene notato, il clima secco rischia di limitare le quantità di produzione al sud, mentre il clima umido al Nord potrebbe provocare infezioni fungine in alcune zone. Nel complesso, secondo il rapporto, i mercati agricoli stanno "mostrando segnali di stabilizzazione", l'inflazione alimentare è in calo e i prezzi dei prodotti alimentari sono rimasti "relativamente stabili negli ultimi mesi per la maggior parte dei prodotti, sebbene siano in media più alti del 32% rispetto al 2020". Una stabilizzazione che Bruxelles attribuisce anche al mercato dei fertilizzanti dell'Ue con flussi commerciali che tornano alla normalità e la produzione nazionale che mostra segnali di ripresa. 

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