La Politica agricola comune (Pac) svolge adeguatamente il proprio ruolo nel fornire cibo sano e di alta qualità e combattere il cambiamento climatico. Ne è convinto rispettivamente il 71% degli europei e il 77% degli italiani intervistati nell'ottavo sondaggio Eurobarometro su 'Europei, agricoltura e Pac' che è stato condotto in tutti i 27 Stati membri tra il 13 giugno e l'8 luglio 2024, con 26.349 persone intervistate, pubblicato oggi dalla Commissione europea.
Per circa sette intervistati su dieci la principale politica europea di finanziamento agli agricoltori - che vale circa un terzo del bilancio comunitario pluriennale - contribuisce alla gestione sostenibile delle risorse naturali (72%), allo sviluppo della ricerca e di soluzioni digitali a sostegno dei settori agricolo e alimentare (71%) e al rafforzamento del ruolo degli agricoltori nella catena alimentare (70%). Il 77% degli europei e l'82% degli italiani ne riconosce il ruolo nel garantire l'approvvigionamento di cibo nell'Ue mentre il 66% degli europei e ben l'80% degli italiani sottolinea il contributo che la nuova Pac garantisce nella lotta contro il cambiamento climatico, riconoscendone anche il ruolo per ridurre le disparità regionali e incoraggiare i giovani a entrare nel settore agricolo. Dal sondaggio emerge che garantire una fornitura stabile di cibo in ogni momento (94%), assicurare prezzi ragionevoli per i consumatori (92%), garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali (91%) e rafforzare il ruolo degli agricoltori nella filiera alimentare (90%) sono le priorità che la Commissione europea dovrebbe tenere in considerazione nel presentare la proposta legislativa sulla futura Pac post 2027, attesa entro fine anno.
E i cittadini europei, soprattutto italiani, risultano inoltre soddisfatti dei risvolti positivi che gli accordi commerciali siglati dall'Unione europea hanno sull'agricoltura e gli scambi. A poche settimane dalla sigla del controverso accordo commerciale con il blocco sudamericano del Mercosur (Uruguay, Paraguay, Brasile e Argentina), secondo il sondaggio Eurobarometro pubblicato dalla Commissione europea, circa sette intervistati su dieci (il 71%) ritengono che gli accordi commerciali tra l'Ue e altri Paesi siano stati positivi per loro come consumatori di prodotti alimentari, con il 15% che li considera 'molto positivi'. Dopo Portogallo, Croazia e Cipro, l'Italia è tra i Paesi dove le opinioni sono più positive, sopra la media europea con l'80% degli intervistati che li considera 'abbastanza positivi' o 'molto positivi'. La Francia, non sorprende, registra la quota più bassa con il 51%. Si tratta dell'ottavo sondaggio Eurobarometro su 'Europei, agricoltura e Pac' che è stato condotto in tutti i 27 Stati membri tra il 13 giugno e l'8 luglio 2024, con 26.349 persone intervistate. Quanto all'impatto degli accordi commerciali sull'agricoltura, il sondaggio osserva che per due terzi degli intervistati (66%) gli accordi commerciali, volti a facilitare lo scambio di prodotti agricoli e alimentari, abbiano avuto un impatto positivo sull'agricoltura dell'Ue. In Italia il dato è al 78% tra 'abbastanza' e 'molto' positivo.
#IMCAP
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