(ANSA) - ROMA, 05 NOV - Svegliarsi all'alba per assistere
alla raccolta dello zafferano. E' il programma-vacanza di un
numero crescente di viaggiatori di ogni età affascinati dalla
fioritura di queste preziose piante, il cui nome botanico è
Crocus sativus. Una distesa di piccoli fiori violacei da
cogliere prima della schiusa per preservare i tre, talvolta
anche cinque, preziosissimi stimmi dal colore rosso-arancione da
essiccare per poi ricavarne un costoso ma gustosissimo
ingrediente in cucina e gelateria, ma anche essenze per la
cosmesi e la farmaceutica. Sul mercato l'essiccato costa circa
30 euro al grammo; se è di qualità uno chef sa ricavarne almeno
20 porzioni di risotto, con la bassa qualità tre-quattro
porzioni al massimo. La raccolta è in corso, a cavallo tra
ottobre e novembre, e i bulbi si sono ben acclimatati in
altopiano e località interne, in Abruzzo dove lo zafferano di
L'Aquila vanta una Dop che comprende 13 Comuni, ma anche nel
basso Lazio, in Toscana, e in Sardegna. In una geografia che
spesso coincide con quella del tartufo. "Il costo di questa
spezia rara è elevato perché per produrre un chilogrammo di
zafferano in fili sono necessari circa 100mila fiori e oltre 420
ore di manodopera" precisa Sonia Fiucci, presidente
dell'associazione "Vie dello zafferano" che col maestro
gelatiere Francesco Dioletta organizza "Raccogli, conosci e
degusta" a San Pio delle Camere (L'Aquila) che nel mese di
raccolta attira 150 visitatori al giorno che assistono alla
raccolta mattutina e poi alla cernita e alla essiccazione sulle
braci per poi assaggiare un pasto a tutto zafferano,
dall'aperitivo alla birra fino alle sagne e i gelati. Il tutto
accompagnato dalla fisarmonica di una giovane band di musica
popolare. Scoprendo che anche il fiore è commestibile, in
insalate ma anche per farne marmellate. Non è però questa una
novità per gli animali, le pecore ne vanno ghiotte, così come i
topi, le talpe e i cinghiali. Per questo i campi sono tutti
recintati. A chi ha il pollice verde è invece dedicata la "Festa
dei solchi", ad agosto, con dimostrazioni su come si coltivano i
bulbi. (ANSA).
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