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Via a Paestum "Strade della mozzarella"

Congresso internazionale dove chef celebrano cibo Made in Italy

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 APR - Si è aperta la nona edizione de Le Strade della Mozzarella - LSDM, il congresso internazionale di cucina d'autore dedicato ai prodotti simbolo del Made in Italy, in scena presso il Savoy Beach Hotel di Paestum fino a domani.
    Nella prima giornata di lavori, alcuni tra i migliori chef del Bel Paese hanno interpretato il meglio del paniere agroalimentare italiano, Mozzarella di Bufala in primis.
    Protagonisti anche la Pasta di Gragnano, l'olio extravergine di oliva e la Pizza Napoletana. Si sono esibiti personaggi di primo piano dell'alta gastronomia, tra i quali Enrico Crippa, Davide Oldani, Matteo Baronetto, Antonia Klugmann, Riccardo Monco, Luigi Taglienti, i pizzaioli Francesco e Salvatore Salvo, gli eclettici Gaetano e Pasquale Torrente. La giornata si è completata con i tre lounge del Taste Club: Pasta e Pomodoro, dove il piatto principe della tradizione culinaria tricolore viene declinato secondo la visione della nuova generazione di cuochi campani; Tutti Fritti, con focus su una delle più antiche e "chiacchierate" tecniche di cottura; Cucina dolce, con approfondimento sul dessert nell'alta ristorazione.
    "LSDM è un congresso dove ad essere protagonisti sono sia i grandi cuochi che la materia prima - dichiara Barbara Guerra, organizzatrice della manifestazione - Gli chef, attraverso la loro tecnica e il loro intuito, rendono omaggio ai grandi prodotti e così facendo ci aiutano a capire e conoscere meglio i segreti delle eccellenze della nostra terra".
    Domani a dare lustro al Made in Italy saranno principalmente nomi della ristorazione d'avanguardia europea, come Alexandre Gauthier, Magnus Ek, Karl e Rudi Obauer, Ana Ro?, Mark Moriarty, Leonardo Pereira, Oriol Castro, Daniel Berlin e Jacques Genin.
    Ma non mancheranno gli interventi di altri illustri interpeti della cucina italiana, tra i quali Davide Scabin, Ernesto Iaccarino, Andrea Berton, Gino Sorbillo e Franco Pepe. (ANSA).
   

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