(ANSA) - NAPOLI, 21 NOV - Pomodori su terreni confiscati alla
malavita, nel Rione Scampia, a Napoli, teatro negli anni passati
di faide di camorra. É un nuovo modello d'impresa, in cui profit
e no profit si uniscono a vantaggio delle comunità e dei
territori.
Il ricavato della vendita (in parte già avvenuta, attraverso
il meccanismo virtuoso del pre-acquisto dei prodotti) servirà a
finanziare la nascita di una piattaforma editoriale che intende
promuovere una nuova narrazione del cibo e delle filiere
agroalimentari, attenta agli impatti sociali e all'ambiente.
A firmare il contratto di rete saranno i rappresentanti delle
realtà unite nel progetto che festeggeranno, a seguire, assieme
alla comunità della Cooperativa, con la falanghina di Selva
Lacandona, primo vino prodotto su un bene agricolo confiscato
alla camorra, le prelibatezze del 'cibosofo' del Pollino
Federico Valicenti e con il più popolare street food napoletano,
la pizza fritta di Gino Sorbillo.
Le realtà firmatarie del contratto di rete hanno assunto
l'impegno per dare diretta attuazione ai più importanti principi
della Costituzione Italiana: uguaglianza sostanziale, dignità
del lavoro, partecipazione dei cittadini.
Funky tomato,pomodori in aree confiscate
Domani firma 'contratto' per nuova comunità economica solidale