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Napoli:tradizione e influssi asiatici, 'contaminazione' a tavola

Da 'Classico' le invenzioni di uno giovane chef dello Sri Lanka

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 12 NOV - "La nostra proposta? Serviamo una cucina italiana tradizionale anche con piatti di origine napoletana con piccole note di origine asiatica, in questo caso singalese. Il nostro chef è dello Sri Lanka e abbina alcuni prodotti della sua tradizione con elementi occidentali, per esempio l'anatra arrosto con la mela annurca e il tamarindo o polpetta e friariello col passion fruit. Abbiamo anche lavorato nelle ultimi tempi alla parmigiana di melanzane da abbinare con prodotti come il curry e il coriandolo". Spiega così Gianpiero Arria - 47 anni, siciliano di origine, direttore del Ristorante Classico, a Napoli, con una ventennale esperienza nel settore della ristorazione - le 'contaminazioni' a tavola del suo locale mentre in cucina da poco opera lo chef Dilip Lakmal Roche (classe 1994).
    Ma queste contaminazioni funzionano? "Sì, sono gradite - spiega Arria incontrando i giornalisti - I nostri ospiti rispondono abbastanza bene". E aggiunge: "Siamo partiti qualche anno fa e ora ci misuriamo su un terreno che propone un mix di prodotti". Ventotto coperti all'interno e 40 all'esterno, la sala interna più grande ospita, a rotazione, opere di diversi artisti contemporanei. "Nel creare i menu si da' assoluta priorità alla stagionalità e alla provenienza dei prodotti, il pescato è locale, le verdure e la frutta sono sempre di stagione, la carne, i formaggi e i salumi provengono da piccole aziende bio che garantiscono qualità e sapore dei prodotti" sottolinea il direttore del locale. Lo chef offre la scelta di un menu à la carte essenziale e due menu degustazione, da cinque e sette portate. "Sono in Italia da 12 anni, ho lavorato in tanti posti e ho fatto esperienza - afferma Dilip Lakmal Roche - e posso dire che funziona bene questa contaminazione. Cosa metto? Tamarindo, curcuma, curry, coriandolo. e poi metto le spezie all'inizio della lavorazione così il prodotto prende tutto il sapore". Il menu dell'incontro: panella siciliana, sgombro, zabaglione ai funghi porcini e olio di aneto, polpetta friarielli e passion fruit, cappellaccio di genovese, battuto di marchigiana e fonduta di pecorino, anatra arrosto, mela annurca e tamarindo, bavarese al limone, tarteletta di nocciola, caramello cremoso al cioccolato bianco e meringa all'italiana.
    "E' possibile servire al dehors un aperitivo preparato al momento - dice Arria - e non le solite patatine e noccioline".
    Al Ristorante Classico - situato nel cuore della parte antica di Napoli, poco distante da Castel dell'Ovo e dal lungomare, in Via Santa Maria a Cappella Vecchia - viene proposta anche una selezione dei vini frutto della ricerca di Gianpiero Arria. Le oltre 150 referenze presenti in carta, divise in egual misura tra bollicine, vini bianchi e rossi, abbracciano l'intero territorio nazionale e offrono anche una panoramica dell'estero con etichette che vanno dalla Francia alla Nuova Zelanda. (ANSA).
   

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