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50 Top Pizza: 'Grosso Napoletano' la migliore catena artigianale

Nel mondo. Secondo posto per Da Michele, terzo Big Mamma Group

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 24 NOV - Grosso Napoletano, Da Michele, Big Mamma Group: queste le migliori catene artigianali di pizzerie al mondo secondo la classifica stilata da 50 Top Pizza, la più importante guida di settore curata da Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere. È stata presentata, infatti, nello storico Teatro San Ferdinando di Napoli, 50 Top World Artisan Pizza Chains 2023: Grosso Napoletano si piazza per la prima volta in testa alla classifica come migliore catena artigianale di pizzerie al mondo. Nata nel 2017, ha portato la pizza di stile napoletano, sottolinea una nota, in Spagna, prima a Madrid e poi a Barcellona, Siviglia, Saragozza e in altri centri della penisola iberica; al secondo posto Da Michele, per due anni vincitore della classifica. Nato 150 anni fa nel cuore di Forcella, a Napoli, oggi è presente in Giappone, Inghilterra, Spagna, Stati Uniti, Emirati Arabi e Germania, oltre che in Italia, dove è possibile gustare la loro pizza "a ruota di carro"; terza posizione per Big Mamma Group, gruppo nato dall'amore per l'Italia di due imprenditori francesi, Victor Lugger e Tigran Seydoux, che oggi ha numerosi locali in Francia, Spagna, Inghilterra e Germania.
    Quarta posizione per Bráz Pizzaria, realtà brasiliana nota per la sua pizza grande e croccante cotta nel forno a legna; quinta posizione per Berberè, dei fratelli Aloe, partiti dalla pizzeria a Castel Maggiore, in provincia di Bologna, sono arrivati a Londra dopo aver aperto una decina di locali a Roma, Firenze, Torino, Milano; sesta posizione per 400 Gradi, con outlet tra l'Australia e gli Stati Uniti d'America. Johnny Di Francesco, patron e fondatore, ha il merito di essere l'ambasciatore della pizza napoletana nel nuovo continente; settima posizione per Pizzium, che negli ultimi mesi ha centrato le 50 aperture in Italia, tutte a gestione diretta; ottava posizione per le pizzerie di Errico Porzio, che ha outlet tra la Campania e il Lazio e propone pizze di stile napoletano classico, oltre che in teglia, con un format di altrettanto successo; nona posizione per Luigia, con outlet tra la Svizzera e Dubai, che propone le proprie pizze con una selezione dei migliori prodotti italiani; chiude la top ten la new entry Peppe Pizzeria di Giuseppe Cutraro, con le sue sedi tutte parigine.
    Sei le insegne a cui è stato attribuito, per la prima volta, il Green Oven, ossia il riconoscimento che contraddistingue la grande attenzione a pratiche di sostenibilità ambientale: Berberè, Garden Pizza, Luigia, Menchetti, Pizzium e Sodo Pizza. Attesi i premi speciali, così assegnati: il premio Pizza of the Year 2023 - Latteria Sorrentina Award va alla mitica Hellboy© di Paulie Gee's; il New Entry of the Year 2023 - Solania Award va a Peppe Pizzeria; il premio Performance of the Year 2023 - Robo Award va a Pizzana; il Best Wine List 2023 - Asti DOCG Award va a Doppio Zero; il Best Service 2023 - Goeldlin Award va a Luigia; il premio Best Marketing 2023 - Mammafiore Award va ad Errico Porzio; il premio speciale Innovation and Sustainability 2023 - Ferrarelle Award va a Pizzium; il Best Pasta Proposal 2023 - Pastificio Di Martino Award va a 400 Gradi; il premio One to Watch 2023 - Fedegroup Award va a Garden Pizza; il Best Beer and Drink Service 2023 - Birrificio Fratelli Perrella Award va a Cocciuto; il Best Fried Food - Il Fritturista 2023 - Oleificio Zucchi Award, infine, va a Peppina.
    Novità di questa edizione, è l'inserimento della categoria "Eccellenti", ossia quelle catene di pizzerie artigianali da non perdere che, insieme alle catene in classifica, completano la guida, per un totale complessivo di 75 brand.
    "Siamo molto orgogliosi del lavoro fatto con 50 Top World Artisan Pizza Chains 2023 - dicono i tre curatori della guida Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere - le catene artigianali presenti quest'anno in guida, ovvero quelle che hanno raggiunto gli standard di qualità dei nostri ispettori, sono 75 e contano oltre 1200 sedi per oltre 20.000 dipendenti diretti e un fatturato complessivo che supera i 2 miliardi di dollari. Un comparto in continua crescita che non conosce crisi e che certifica che la pizza è la preparazione più consumata al mondo". (ANSA).
   

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