Era il vino del Re di Napoli e delle Due Sicilie e il più amato dai sovrani di tutta Europa, voluto da Re Ferdinando: dopo oltre un secolo, "OroRe Nero", presentato e degustato per la prima volta alla Reggia di Caserta, torna a vivere come in una favola. A farlo rinascere la Cantina "Tenuta Fontana", che ha rivitalizzato la Vigna del Re della Reggia di Caserta, con la prima vendemmia effettuata nel 2021.
"OroRe nero è il risultato tangibile di un grande lavoro di squadra del quale ringrazio Tenuta Fontana - ha spiegato Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta - un lavoro improntato alla valorizzazione dell'identità del Complesso vanvitelliano.
La vocazione produttiva della corte borbonica trovava espressione anche nella vitivinicoltura. Nel progetto di Re Carlo e del suo architetto Luigi Vanvitelli - ha proseguito la Maffei - la Reggia doveva essere residenza reale, ma anche fucina di produttività e delle eccellenze del territorio. Oggi la Reggia di Caserta è un Museo contemporaneo e internazionale, vivo e attivo, al servizio della società e del suo sviluppo.
OroRe è un'occasione per la Reggia per far conoscere la sua storia, le sue origini e le sue molteplici vocazioni anche nel settore enologico. Per il pubblico, gli addetti ai lavori e il mercato per scoprire un prodotto unico al mondo, degno della tavola di un re". "Eravamo consci della delicatezza del ruolo che svolgevamo - spiegano Mariapina e Antonio Fontana, proprietari della Cantina, con sede a Pietrelcina, il paesino di San Pio - e lo abbiamo portato avanti con la maggior cura possibile e coordinandoci continuamente con la Reggia di Caserta e tutti gli studiosi che potevano darci indicazioni utili. Il risultato pensiamo sia un capolavoro dell'agricoltura e della vinificazione, però spetterà al pubblico deciderlo". (ANSA).
Reggia di Caserta: torna a vivere "OroRe", il vino di Ferdinando
Dopo 100 anni rivitalizzata la vigna reale, ora il Pallagrello nero