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Pastiera ridisegnata da 12 pasticceri. 'Settore può dare lavoro'

A Napoli 'Mulino Caputo' chiama a raccolta maestri artigiani

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 20 NOV - L'occasione era l'interpretazione di un dolce simbolo come la Pastiera per il quale ogni artigiano ha dato il meglio di sé ma essa ha rappresentato anche un momento per parlare del futuro lavorativo dei giovani in un settore affascinante come la pasticceria. Merito di Mulino Caputo che ha chiamato a raccolta 12 maestri pasticceri che hanno dato vita a Napoli a una carrellata di proposte sul tema in occasione della tredicesima edizione de "I Dolci delle Feste dei Grandi Interpreti". Lievitata, soffice, scomposta, in semifreddo da passeggio, rivestita da meringa o da mousse alla ricotta, in fusione con dolci iconici della pasticceria veneta e campana, la Pastiera è stata interpretata con estro e rigore.
    "Crediamo molto nell'artigianalità dei nostri pasticceri - ha detto Antimo Caputo, ad del mulino di Napoli, azienda che quest'anno festeggia i 100 anni - ai quali abbiamo chiesto di ridisegnare la Pastiera con uno sguardo al prossimo Natale. Ogni anno scegliamo un dolce della tradizione. I dolci del Sud sono semplici e hanno una freschezza di aromi, l'artigianalità li arricchisce. Questo settore - ha aggiunto l'imprenditore - può dare occupazione di qualità e reddito e i giovani possono emulare gli sforzi dei maestri. Come azienda vogliamo supportare le micro imprese a crescere anche con la comunicazione superando il divario dimensionale rispetto ad altre realtà".
    Una linea, quella di puntare sui giovani, richiamata da maestri come Sabatino Sirica e Sal De Riso. "A 83 anni metto ancora tanta passione ed emozione in quello che faccio - afferma il primo - ai giovani dico di mettere emozione nell'attività che fanno, di crederci e questo è un settore che da' tanto". Incalza De Riso: "Occorre pagare bene i ragazzi i quali vanno sostenuti, aiutati. E poi occorre riformare l'insegnamento e dare docenti esperti negli Istituti Alberghieri affinché siano formati giovani preparati".
    Quali sono state le proposte presentate nell'incontro nel Grand Hotel Vesuvio? C'è chi, come Luigi Biasetto, arrivato a Napoli da Padova, ha fuso i sapori caratteristici del dolce napoletano con quelli della pasticceria veneta, creando il primo Pandoro al gusto di Pastiera. Sal De Riso ha portato in degustazione una Pastiera da passeggio, in un omaggio allo street food partenopeo: un semifreddo in stecco, rivestito da cioccolato profumato ai fiori d'arancio e crumble di pasta frolla. Tra i tributi alla Pastiera firmati da De Riso anche una monoporzione di "Soffiato di Pastiera" e il Pandorato. La resident pastry chef, Giustina Brasiello, ha presentato un "Morbido di Pastiera". Michele Cannavacciuolo, pastry chef de La Torre del Saracino di Vico Equense, ha fatto svettare sul suo tavolo "Zagara": un "bocciolo" di mousse di pastiera con gelée di agrumi, ricoperta di meringa. Dal canto suo Salvatore Capparelli, della Pasticceria Salvatore Capparelli di Napoli, ha offerto una base di pasta frolla con roccocò sbriciolato, farcita con crema di ricotta di pecora, mandarino e bavarese a gusto pastiera. Mario Di Costanzo, della Pâtisserie Di Costanzo, ha risposto all'invito con una monoporzione: base di crumble all'arancia, sormontata da un inserto di pastiera napoletana, mousse di ricotta e gel di arancia e vaniglia. Dall'Isola verde Luigi Di Meglio, pasticciere de La Dolce Sosta, ha proposto una monoporzione di pasta frolla alle nocciole avellinesi, con mousse di ricotta, grano cotto, millefiori, inserto di gelée di arancia e meringa all'italiana. Marco Infante ha dato vita ad una Cassata Sbagliata: una cassata farcita con crema di ricotta di Piana degli Albanesi, profumata ai fiori d'arancio e ricoperta con pasta frolla. Da Piaggine, nel Salernitano, Pietro Macellaro ha proposto il "Profumo di Pastiera": lievitato farcito con crema ai fiori d'arancio. Pasquale Pesce, di Avella, ha presentato una rivisitazione dedicata alla principessa di Nerola, Anna Maria Tremoille, innamorata dell'essenza dei fiori d'arancio. Ciro Poppella ha fatto degustare "La Regina di Napoli": una base alla frolla, arricchita di cioccolato bianco Il decano dei pasticceri, Sabatino Sirica, da San Giorgio a Cremano, ha dato alla sua pastiera tradizionale, realizzata con ricotta di qualità, grano, arance grattugiate e bacche di vaniglia, la forma di un beneaugurante albero di Natale. (ANSA).
   

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