(ANSA) - NAPOLI, 10 DIC - È una pizza napoletana in continua
evoluzione, la pizza 'contemporanea' "gambero fiorato" dall'Etna
al Vesuvio, che omaggia la Campania e la Sicilia. Gli
ingredienti sono uno mix di sapori: salsa di piennolo giallo del
Vesuvio in cottura e in uscita stracciata di bufala campana
D.
L'obiettivo è quello di diffondere la sua sapienza nel mondo
della lievitazione naturale. L'estro e la determinazione l'hanno
portato in poco tempo ad affermarsi a partire dal riconoscimento
dei due spicchi della guida del Gambero Rosso, passando dalla
presenza a Casa Sanremo, fino ad alcune partecipazioni
televisive. Inoltre, il suo locale è stato nominato Migliore
Pizzeria di Sicilia 2022 per All Food Sicily.
"Il segreto della mia pizza contemporanea - spiega Cacciuolo
- è che si ispira alla tradizionale pizza napoletana. Impiego
farine di tipo 0 e tecnica dell'impasto diretto con almeno 48
ore di lievitazione. La media idratazione è al 65%, e mi
permette di preparare un impasto elastico, gustoso e di qualità,
che si può lavorare con grande facilità". Nel menù ci sono i
piatti tipici della tradizione napoletana, ma anche pietanze
innovative. Cacciuolo in cucina vuole ottenere sempre la ricetta
ok nell'abbinamento di prodotti locali appositamente
selezionati. Il servizio è curato dalla moglie Marzia con
l'obiettivo di far sentire il cliente a "casa". Cacciuolo, 33
anni, è figlio d'arte, il papà è stato il suo maestro, e la
famiglia ha un'esperienza trentennale nella ristorazione. Da
bambino le sue giornate si alternavano tra i banchi di scuola e
la pizzeria di famiglia. Persegue il suo sogno e lo corona in
Sicilia. Nel 2016 apre la pizzeria "La Bella Napoli", sul
lungomare di Gela, insieme con sua moglie Marzia Cremone, spalla
con il suo lavoro in sala e nell'accoglienza. Poi, nel 2024,
dopo premi e riconoscimenti per le sue innovazioni nella
lievitazione, inaugura "Daniele Cacciuolo pizzeria e bistrot".
"Per tutti la pizza è acqua, lievito e farina - ribadisce
Cacciuolo - ma non basta. La pizza per me è acqua, lievito,
farina, con l'aggiunta di un ingrediente fondamentale che è il
cuore, perché quando sforno una pizza non sto sfornando solo un
cibo, ma sto regalando un sorriso. Nel mio locale non si viene
solo per 'sfamarsi' ma per vivere un viaggio sensoriale che
abbraccia tutti i sensi. Ad esempio, nel mio locale, ho
predisposto dopo un attento studio con dei professionisti, una
musica adatta ad avvolgere piacevolmente le persone". (ANSA).
La pizza "Gambero fiorato" celebra l'Etna e il Vesuvio
Un pizzaiolo napoletano a Gela omaggia le sue città del cuore