(ANSA) - NAPOLI, 17 DIC - Singolare verticale di Coda di
Volpe a Tenuta del Meriggio in Irpinia. L'azienda della famiglia
Pizza, nata nel 2010 nel borgo di Montemiletto, ha promosso un
evento dedicato a uno dei vitigni più sottovalutati.
La 'verticale' è stata condotta dal giornalista
enogastronomico e scrittore Luciano Pignataro con Tommaso
Luongo, presidente AIS Campania, al tavolo con Bruno Pizza,
imprenditore e titolare di Tenuta del Meriggio, Carmine
Valentino, enologo consulente dell'azienda, e moderata dalla
giornalista enogastronomica Annacarla Tredici. L'evento ha
voluto sottolineare l'importanza di questo vitigno nella
viticoltura irpina che è spesso trascurato nel panorama
enologico italiano.
Le annate in degustazione hanno mostrato come il Coda di
Volpe, lavorato in purezza, sia capace di una notevole
evoluzione. La 2016, nonostante gli anni, ha rivelato note
terziarie complesse, mentre la 2018 ha esaltato la freschezza e
la 2019 si è distinta per eleganza e finezza, rappresentando una
felice sintesi delle annate precedenti. Le 2020 e 2021 si sono
mostrate più "mature" in bocca, ricche di frutta matura, mentre
le ultime due annate (2022 e 2023) hanno presentato un
equilibrio perfetto tra naso e bocca. Durante la verticale si è
acceso un interessante dibattito anche in merito al sistema di
allevamento più consono oggi giorno. L'enologo Carmine
Valentino, irpino doc, ha sottolineato l'importanza di
riprendere la pergola come sistema di allevamento più propizio,
soprattutto in vista dei cambiamenti climatici degli ultimi
cinque anni. Questo sistema, infatti, permette alle viti di
adattarsi meglio alle alte temperature e di produrre uve di
migliore qualità. Verdetto positivo anche per la versione
spumantizzata del Coda di Volpe Brut, lavorata da Tenuta del
Meriggio secondo il metodo Martinotti: "credo che in questo modo
si esaltino meglio le caratteristiche di questo vitigno", ha
sostenuto l'enologo. (ANSA).
Coda di Volpe:enologo, per il clima tornare al sistema a pergola
'Verticale' singolare in Irpinia, sette annate a Montemiletto