Regioni

Festival del carciofo romanesco, diventa gelato per innovare

Da oggi al 10 aprile la terza edizione del Festival capitolino

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 APR - Al via la terza edizione del Festival del Carciofo Romanesco che si terrà fino al 10 aprile nell'antico e centralissimo quartiere ebraico della Capitale, insieme ai rioni Trevi e Ripa, con oltre 20 ristoranti che proporranno menu a base di carciofo, tra ricette tradizionali e rivisitazioni anche in forma di gelato. Debuttano per l'occasione i gelati gastronomici a base di ricotta di pecora, cioccolato bianco e carciofo, il cheesecake e il sorbetto al carciofo alla giudìa degli artigiani dell'Associazione italiana gelatieri. A tagliare il nastro il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, insieme ad autorità comunali e regionali. "Questo evento è un tributo all'identità culinaria del territorio romano - ha detto il ministro Lollobrigida - che, oltre a celebrare il carattere unico del carciofo come simbolo delle nostre tradizioni, ci ricorda la maestria dei ristoratori nell'interpretarlo in piatti che mantengono intatto il gusto autentico che la storia ci tramanda. Promuovendo e preservando i prodotti di eccellenza, non solo favoriamo la ristorazione di qualità, ma anche un patrimonio culturale che tuteliamo sia con controlli anti-frodi verificando sia l'origine del prodotto fresco sia i prezzi delle contrattazioni dal campo alla tavola, a tutela di chi lavora nelle filiere italiane. Qualora qualcuno faccia un prezzo più basso del prezzo di produzione, scatteranno i controlli immediati" ha precisato il ministro.
    Nell'edizione 2023 del Festival in quattro giorni sono stati consumati oltre 40mila carciofi, ingrediente principe sia della cucina romana che giudaico-romanesca fino a per diventare attrattiva per i turisti e gli amanti della buona tavola che potranno apprezzarlo in diverse versioni: dalla vignarola con fave e asparagi, alle fettuccine sino alla pasta corta, passando per la pasta fresca ripiena; secondi come abbacchio, coratella, frittate, ma anche pesce come il baccalà, oltre ovviamente ai tradizionali carciofi alla romana e alla giudìa. Ogni ristorante proporrà menu ad hoc al prezzo standard di 35 euro, con degustazioni spesso accompagnate da stornelli dei figli di Alvaro Amici e le esibizioni di artisti di strada. L'iniziativa è ideata da Confesercenti e promossa da Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Regione Lazio, Centro Agroalimentare Roma, Azienda speciale Agro Camera (Camera di Commercio di Roma), Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare - Ismea, Arsial- Regione Lazio, Comune di Roma e I Municipio, Coldiretti. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it