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Nocciolicoltori della Tuscia a Ferrero, 'ricontrattare il giusto prezzo'

Clima e geopolitica fanno levitare i prezzi di produzione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 04 OTT - I produttori di nocciole della Tuscia coinvolti nel progetto 'Nocciola Italia' scrivono alla Ferrero chiedendo un incontro e di ricontrattare " il giusto prezzo" per il loro prodotto che ritengono ormai non più adeguato. E' quanto si legge in una lettera scritta oggi da alcune rappresentanze dei produttori locali.
    "L'avvio di un investimento importante, come lo stabilimento di Korvella Spa, sul nostro territorio e il contestuale avvio del progetto "Nocciola Italia" hanno suscitato, in noi Produttori di Nocciole della Tuscia, un grande sentimento di speranza e fiducia sia nel nostro lavoro e sia nel sostegno della vostra Azienda", si legge nella lettera. Ma scrivono i produttori "Gli studi fatti sul giusto prezzo delle nocciole da riconoscere al Produttore, all'epoca dell'avvio del progetto Nocciola Italia, oggi non sono più attuali e prezzi, così attentamente stabiliti, non tengono affatto conto delle sopravvenute contingenze sia economiche, che politiche, che climatiche e che globali".
    Tra le cause i produttori citano la pandemia Covid, le guerre, l'aumento dei costi energetici, della manodopera e dei concimi, la riduzione della produzione negli ultimi quattro anni per questioni climatiche, nuovi parassiti e l'arrivo sul mercato nazionale di quantità sempre maggiori di nocciole provenienti da nazioni con regole meno rigorose dove non vigono regole rigorose e costose come le nostre. "A tutto ciò si aggiunge - si legge -la famigerata griglia che determina le fasce di attribuzione del prezzo delle Nocciole" che "penalizza il prodotto made in Italy e soprattutto quello destinato progetto Nocciola Italia".
    (ANSA).
   

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