Regioni

La Lombardia anticipa la vendemmia: a Pavia si raccoglie già

Crescita del 5%, ma la grandine ha decimato diversi filari

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 10 AGO - La grandine ha risparmiato i vigneti del Pavese, dove le stime sono migliori: +20% stando ai dati diffusi da Coldiretti Lombardia. Altrove non è stato così, e nel complesso, su base regionale, la crescita rispetto allo scorso anno si attesta al 5%. Sono le previsioni della vendemmia lombarda che è iniziata ieri - appunto nel Pavese - con il taglio del primo grappolo di Chardonnay a Oliva Gessi (Oltrepò, nella foto) presso l'azienda De Filippi Cantine I Gessi.
    Vendemmia iniziata di buon mattino e che, a livello regionale, si concluderà solo a fine ottobre, con il taglio dei Nebbioli in Valtellina e Valchiavenna. 20 mila gli ettari vitati in Lombardia, di cui 13 mila nel solo Pavese. Sono per circa il 90% a vini di qualità grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt.
    Produzioni sempre più apprezzate anche all'estero come testimonia il valore delle esportazioni regionali che nel 2022 hanno raggiunto il record storico sfiorando quota 320 milioni di euro.
    Si tratta ancora di stime provvisorie, in quanto molto dipenderà dal tempo, anche se i viticoltori si augurano di essersi lasciati alle spalle gli eventi climatici più violenti, almeno per quest'estate. A decimare i filari, dopo un inverno secco e una primavera calda che aveva favorito l'anticipo vegetativo, sono state diverse grandinate, le prime addirittura a fine aprile: nel Mantovano le flessioni più consistenti (si stima un -20%), con vigneti dove si è perso fino al 100% del raccolto. Bene la Bergamasca (+15%) e Anche a livello nazionale, si scenderà da una produzione di 50 milioni di ettolitri, registrata lo scorso anno, a circa 43 milioni. (ANSA).
   

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