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Cresce il connubio Italia-Argentina nella ristorazione milanese

Il locale El Porteño Gourmet punta sullo chef Matteo Torretta

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 25 SET - Rafforzare e valorizzare in cucina il connubio fra Italia e Argentina. È questa la sfida della holding del gusto Dorrego Company. E per vincerla anche nel locale di via Speronari a Milano, El Porteño Gourmet, ha deciso di puntare sullo chef milanese Matteo Torretta.
    "Da tempo - afferma Sebastian Bernardez, socio fondatore di Dorrego Company - volevamo tracciare una nuova via per El Porteño Gourmet. Un ristorante inaugurato a ridosso del nefasto periodo delle chiusure a singhiozzo dovute alla pandemia, era il dicembre 2019, che oggi vive quasi una rinascita, una vera e propria ripartenza. La scelta di Matteo Torretta come executive chef è legata a due fattori. Prima di tutto si tratta di un grande cuoco. Ogni volta abbiamo avuto la possibilità di assaggiare i suoi piatti li abbiamo trovati eccellenti per qualità, ricerca e tecnica. Il secondo motivo è l'aver condiviso, da subito, la stessa idea su come impostare il nuovo corso di El Porteño Gourmet. Vogliamo unire, fondere e far dialogare le culture gastronomiche dei Paesi che rappresentiamo: l'Argentina e l'Italia. Non sarà una rivoluzione bensì una progressiva contaminazione di tecniche, gusti e sapori".
    "Sono molto felice e onorato - commenta lo chef Matteo Torretta - di poter avviare questo nuovo corso. È un'opportunità per poter alzare l'asticella di un locale dalle grandissime potenzialità che già oggi è frequentato e apprezzato e che, insieme alla proprietà, puntiamo a collocare stabilmente fra le eccellenze della ristorazione milanese. Ho già elaborato una serie di piatti che presto entreranno stabilmente in carta e segneranno questo connubio, spero anche divertente oltre che piacevole per il palato, fra Argentina e Italia".
    El Porteño Gourmet si trova a due passi da Piazza del Duomo, dietro la piazzetta intitolata allo scrittore argentino José Louis Borges. L'arredamento ricorda quello di una casa di Buenos Aires, con tante foto appese ai muri, vetrinette con piatti e bicchieri, divani di velluto verde e tanto legno. (ANSA).
   

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