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Dalla Nuova Zelanda vini e miele su tavole dei gourmet italiani

Apprezzati anche agnelli, cervi, salmoni e il pregiato gin

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 22 NOV - I produttori di food & beverage della Nuova Zelanda hanno un legame speciale con la terra e il mare, una relazione basata sulla cura, il rispetto e la innata comprensione che quando la natura prospera, tutti prosperiamo.
    Questo è ciò che è alla base di una produzione gustosa e di alto valore nutritivo.
    La Nuova Zelanda fornisce al mercato italiano agnelli, cervi, salmoni, il pregiato gin e diverse tipologie di vino.
    I viticoltori della Nuova Zelanda trattano con cura la terra, con sistemi di coltivazione innovativi, tanto che il 96% dell'area viticola del paese è "certificata sostenibile" dal programma Sustainable Winegrowing New Zealand. Vini rinomati e di grande carattere che hanno origine da suoli giovani e ricchi, tra paesaggi mozzafiato, dove il clima marittimo regala lunghe ore di sole e brezze marine notturne, creando un'escursione termica perfetta per la freschezza e linearità dei vini.
    Dall'iconico Sauvignon Blanc, al distintivo ed espressivo Pinot Noir.
    Tra i prodotti di eccellenza della Nuova Zelanda, disponibili in Italia, troviamo anche il miele nativo, come quello di mānuka, utilizzato da Chef con 3 stelle Michelin, tra cui Massimo Bottura e Nadia Santini. Un prodotto oggetto di ampie ricerche scientifiche che ne evidenziano notevoli proprietà naturali, rendendolo molto apprezzato in tutto il mondo.
    Il miele di mānuka proviene solo dalle aree dove abbondano i fiori di mānuka nativi, le arnie sono situate in alcune delle zone più remote e incontaminate del Paese, tanto da richiedere talvolta l'utilizzo di elicotteri per il raccolto. Il popolo Māori, che ha avuto una lunga relazione con il miele di mānuka, lo chiama taonga (tesoro) e ne ha scoperto molteplici utilizzi, dal cibo alla medicina. (ANSA).
   

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