(ANSA) - MILANO, 24 NOV - PAOLA ALBERTI, A COLAZIONE CON
SHERLOCK HOLMES, OLIGO EDITORE, PP. 112, 13 EURO.
Sorprendentemente, emerge che l'investigatore, comunemente
considerato magrissimo e distaccato dal cibo, aveva una passione
segreta per la buona tavola. Un aspetto, sottolineato da Luca
Crovi nella prefazione, che si evince anche dalle (ben) 73
citazioni relative alla colazione presenti nelle storie di
Holmes.
Il libro non manca di tracciare un parallelo tra la campagna
inglese e quella toscana, introducendo alcune ricette tipiche
maremmane. Inoltre, viene evocato Lucertolo, il commissario
fiorentino creato da Giulio Piccini, giornalista e gastronomo,
che si muove nei bassifondi fiorentini nello stesso periodo in
cui Holmes svolge le sue investigazioni.
Un'opera divertente e ben fatta, tra aneddoti e qualche
ricetta, che fonde abilmente il mistero e il gusto, in
un'immersione nelle preferenze gastronomiche di uno dei
personaggi più caratteristici e noti della letteratura
investigativa, ma anche nella riproposizione di alcuni piatti
simbolo della tradizione anglosassone - dal pudding di cappone
del Kent al melone con il vino bianco, alle uova Wensleydale.
L'autrice, toscana, è presidente del Premio Europa che premia i
racconti noir al femminile ed è fondatrice del movimento
letterario Penne Arrabbiate a Pisa. (ANSA).
Un'indagine sulla colazione di Sherlock Holmes in un libro
Il volume di Alberti sulle orme golose del detective più famoso