(ANSA) - MILANO, 26 GEN - Formatosi nella prestigiosa Scuola
agraria di San Michele all'Adige, insignito nel 2008 del premio
Veronelli "Enologo Emergente d'Italia" e professionista abituato
alle nuove sfide in giro per il mondo, Massimo Azzolini è
impegnato in un nuovo progetto in Brasile. Nello stato di Rio
Grande do Sul si sta sviluppando la coltivazione di uve Pinot
Nero per produrre metodo classico e proprio in quest'area del
Brasile, Azzolini è impegnato nella città di Encruzilhada nella
vendemmia delle uve di Pinot Nero e Chardonnay dell'azienda
agricola Sabia, di proprietà di un importante gruppo con
interessi imprenditoriali variegati.
L'enologo trentino dimostra ottimismo e non nasconde qualche
emozione "Sono convinto si possa fare un eccellente lavoro
perché il potenziale tra campagna e cantina è davvero enorme, il
personale tecnico locale è preparato come dimostra la presenza
di alcune maison di champagne che producono qui i vini destinati
al Sud America".
Il Rio Grande do Sul è uno degli stati del Brasile che vanta
il più forte collegamento con la matrice italiana degli
immigrati e vivono qui molti discendenti di coloro che in modo
particolare dal Triveneto partirono alla ricerca di fortuna.
Sarà una bollicina brasiliana dal cuore italiano. (ANSA).
C'è dell'Italia nel metodo classico brasiliano da Pinot Nero
Enologo Azzolini per bollicine nello stato di Rio Grande do Sul