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Al Caruso Nuovo Bistrot brillano le stelle di Gennaro Esposito

Da marzo anche le specialità regionali

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 28 FEB - Lo spaghetto al pomodoro è già diventato la prima scelta degli affezionati clienti del Caruso Nuovo Bistrot all'interno del Grand Hotel et de Milan nel cuore della città meneghina. Merito della salsa preparata con i pomodori coltivati personalmente da Gennaro Esposito, lo chef di Vico Equense che ha preso in mano le redini del raffinato bistrot. Ad eseguire le creazioni del due stelle Michelin campano, l'executive chef Francesco Potenza, anche lui campano da Torre del Greco, che Esposito ha chiamato a Milano.
    La storia dello storico albergo dura da 150 anni, qui sono scesi Giuseppe Verdi, Maria Callas e Rudolf Nureyev solo per citarne alcuni e l'atmosfera di esclusività informale perdura anche tra i tavoli del bistrot. Una cucina che richiama i sapori di casa, concreta e semplice nella perfetta esecuzione.
    "Insalata di mare contemporanea" per iniziare sognando la penisola sorrentina, oppure "Ossobuco insolito" con selvaggina, friarielli e composta di clementine. Per proseguire si va dalla "Minestra di pasta mista con pesci di scoglio" una golosa tipicità mediterranea" ad una esecuzione che rispecchia Milano dei "Rustin negàa con bietole al pepperoncino e ragù di funghi".
    Esposito ha composto una proposta tutta italiana e dall'inizio di marzo entreranno in menu alcuni piatti dedicati ad uno specifico territorio gastronomico. Si comincia con l'Oltrepò Pavese, grazie alla selezione di piccoli artigiani del gusto produttori di salumi, formaggi, ortaggi. Carta dei vini ricercata e originale con una sezione francese davvero intrigante. Da provare il "Babà napoletano con crema pasticcera e frutta di stagione". (ANSA).
   

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