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Il lungo viaggio di Emin Haziri, apre a Milano 'Procaccini'

Dopo esperienze da Cracco, Cannavacciuolo e Bartolini

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 13 GIU - Emin Haziri, non ancora trentenne, ha trovato nella cucina la sua filosofia di vita, di riscatto e di passione. Fuggito bambino dalla guerra in Kosovo, tra mille difficoltà, giunge in Italia, inizia a Trieste una nuova vita e si iscrive all'istituto alberghiero. Dopo gli studi è un crescendo nelle cucine dei migliori da Cracco a Cannavacciuolo, da Bartolini alle esperienze all'estero nelle migliori brigate.
    Ma il suo sogno, il suo ristorante lo ha aperto da nemmeno una settimana a Milano, si chiama Procaccini e si trova al numero 33 dell'omonima via.
    Una cucina che mette al centro la creatività e la sostanza, la sostenibilità e il gusto. Tutte le tecniche utilizzate sono mosse dal talento naturale di chef Haziri. Sono tre le proposte degustazione, tre diversi menu tra cui uno vegetariano, che raccontano i viaggi, le origini, le speranze e le certezze. Tra i piatti da non perdere si comincia con "Sgombro, barbabietola, sgombro e ristretto di pollo", a seguire tra i primi "Linguine di pastificio Graziano, aragosta e salsa champagne". Come piatto principale "Baccalà, trippa di baccalà e cipolla affumicata" e "Maialino croccante, carota, zenzero e curcuma". Il mare e le sue stagioni sono proposte anche con una scelta davvero vasta di crostacei, conchiglie e pesci crudi. La "Procaccini Experience" consiste in un plateau dove ciascun elemento è impreziosito da un condimento dedicato. Un esempio "Capesante al naturale con fichi e miele di castagna".
    Cantina di eccellente geografia enologica sia italiana che francese. Servizio professionale e di sorridente gentilezza tra i tavoli ben disposti nella sala elegante e accogliente con comodi divanetti e un bancone bar che invita sia al pre che al post dinner. (ANSA).
   

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