(ANSA) - MILANO, 19 LUG - Nel comune sentire il cosiddetto
"all' you can eat" è sinonimo di qualità appena sufficiente
della proposta gastronomica. Ma l'idea portata a Milano da
Massimo Sun, giovane imprenditore e da Flaminia Ceccarini,
general manager e intelligenza emotiva del gruppo, ribalta
completamente questo paradigma e propone alta qualità al prezzo
fisso di 35 euro.
Domò presenta una visione nuova e trasversale, un nuovo
indirizzo di cucina giapponese in un locale elegante e
accogliente, grazie a un imponente progetto di interior firmato
Naos Design. L'ottima cucina è guidata dal talento e
dall'esperienza internazionale tra Parigi, Londra e Tokyo,
dell'executive chef Antonio Dai.
Gli spazi sono quelli dell'Ex Museo dei Navigli, in zona
Brera, tavoli da sei con comodi divani e da due e quattro con
sedute belle e funzionali. A completare una zona mixology con
ampia scelta di botaniche orientali e carta dei Sake di cui il
sommelier Daniele Aglieri Rinella è profondo conoscitore. Sua
anche la carta dei vini.
Le proposte del menu declinano piatti ricercati e gourmet con
materie prime di altissima qualità. Nigiri con capasanta
flambati direttamente al tavolo con abile servizio, edamame
speziati o con tartufo. Dai gyoza yasai, ai morbidi "bun"
ripieni di wagyu alla "tako-su", insalata di polpo e basilico,
ai nigiri con Patanegra. Da non perdere i nigiri con chele di
granchio e i "roll" con burrata e gamberi di Mazara. Sashimi di
ampia varietà e qualità.
Il nome "Domò" deriva dal giapponese "domò arigato
gozaimashita" che traduce "molte grazie", inoltre è un richiamo
alla domus romana. Il gruppo ha un locale gemello nella
Capitale. (ANSA).
Domò a Milano, la cucina giapponese a prezzo calmierato
A Brera nuova formula per proporre qualità alla portata di tutti