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Ampeleia, viticoltura gentile che respira alto bosco in Maremma

A Milano degustazione di Cabernet Franc

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 26 DIC - Presentati a Milano i vini di Ampeleia, trentacinque ettari di vigneti in Alta Maremma. Un territorio selvaggio e boschivo, terra di miniere, dove Elisabetta Foradori, Giovanni Podini e Thomas Widmann, hanno sviluppato il loro sogno enologico.
    Vini di particolare originalità, da vigneti a 500 metri di altitudine, con il Cabernet Franc come varietà di punta.
    L'azienda sviluppa anche esperienze di incoming nel borgo di Roccatederighi e propone cucina tipica maremmana.
    Il lavoro di campagna e cantina è guidato, sin dal 2002 , dall'esperienza di Marco Tait che inizia con diverse varietà a bacca rossa, per puntare dopo pochissimo sul Cabernet Franc.Questo vitigno incarna l'essenza della cantina ed è un interprete fedele della realtà pedologica e del territorio, senza mai perdere la propria identità. Con l'annata 2021 Ampeleia esprime la sua mineralità, intrecciandosi con piccoli frutti di bosco, note balsamiche e speziate. Un vino profondo, con tannini setosi e un colore intenso.
    Nella degustazione, guidata dallo stesso Tait, tenutasi all'enoteca Bar Paradiso in un clima conviviale, il vitigno Cabernet Franc è stato presentato nella sua lavorazione in purezza, caratterizzata da una profonda selezione delle uve da singoli filari, non da singoli vigneti, grazie ad un percorso di osservazione e dettaglio, dove lo sguardo è il primo fattore.
    Una sensibilità diversa che cerca esperienze da tradurre nel calice.
    Questa tipologia di selezione consente, inoltre, di sfruttare la ricchezza che singole vene di terreno regalano per differenze e peculiarità.
    Da notare che il 10% della produzione è destinata alla riserva aziendale, per essere poi venduta in coppie di annate.
    Attualmente sul mercato le 2016 e 2021. Sette etichette in totale unite da una filosofia di produzione gentile: preservare ciò che la natura ci dona, senza trasformare, nel massimo rispetto della terra che ci ospita e del lavoro svolto in vigna.
    (ANSA).
   

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