(ANSA) - MONTE ROBERTO, 15 DIC - A seguito della sentenza del
Consiglio di Stato dello scorso giugno, e della deroga della
Regione Marche che ne ha disposto lo stop al 31 ottobre, il
Gruppo Fileni è stato costretto, ieri, alla chiusura temporanea
dell'allevamento di Monte Roberto (Ancona) a causa - scrive
l'azienda in una nota stampa - di "una vicenda burocratica di
interpretazione della disciplina urbanistica vigente per il
territorio oggetto dell'insediamento". Una vicenda che, si legge
ancora nella nota, vede il gruppo avicolo marchigiano "estraneo
e parte lesa". "L'allevamento intensivo - prosegue la nota - ha,
infatti, una capacità produttiva pari al 5% della produzione
delle carni bianche fresche del Gruppo Fileni. La sua chiusura
genera un impatto negativo sull'attività della filiera e sui
livelli occupazionali, sia del Gruppo sia delle Aziende
dell'indotto, con perdite significative in un momento di
crescente preoccupazione per l'attuale situazione di incertezza
economica. A ciò si aggiungono le ripercussioni sul mercato, con
l'azienda che rischia di non riuscire, da gennaio, a rispondere
alle richieste del retail", prosegue l'azienda che nella
struttura ha investito 15 milioni di euro. L'allevamento è di
proprietà della Ponte Pio srl, al 100% della Società Agricola
Fileni, ed opera dal 2021 con otto capannoni per una produzione
convenzionale di 2,5 milioni di polli all'anno. Da tempo è al
centro di una battaglia con un gruppo di residenti della zona,
il Comitato Vallesina, che lamenta, tra l'altro, cattivi odori e
alti livelli di ammoniaca. La vicenda è arrivata in Commissione
Europea sotto forma di interrogazione dell''eurodeputata
Eleonora Evi. Lo scorso 4 novembre, su sollecitazione della Evi,
carabinieri e Arpam hanno trovato quattrocentomila polli
nell'allevamento intensivo nonostante lo stop alla produzione
disposto al 31 ottobre. Oggi, il Comitato per la Vallesina ha
fatto sapere che la sua azione "non ha nessun pregiudizio verso
il Gruppo Fileni e non intende mettere a repentaglio i posti di
lavoro che il Gruppo offre a molti dipendenti. L'azione del
Comitato è rivolta e lo sarà ancora di più nel futuro a
richiedere il rispetto della legalità, il rispetto
dell'ambiente, della salute e dei cittadini". "Non si tratta di
un problema di cavilli urbanistici - prosegue il Comitato -. Le
numerose segnalazioni fatte dai residenti che vivono intorno
agli impianti di Monte Roberto, di Ripa Bianca e di Ponte Pio
per gli odori nauseabondi e le recenti rilevazioni di valori
molto alti dell'ammoniaca presso l'allevamento di Ripa Bianca,
hanno evidenziato che nella Vallesina c'è un grande problema:
quello degli allevamenti intensivi avicoli che si identificano
con il Gruppo Fileni" conclude il Comitato. (ANSA).
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