(ANSA) - ANCONA, 23 AGO - "Tanta pioggia, peronospora e
grandine. È una vendemmia complicata e piena di insidie quella
che i viticoltori marchigiani si apprestano ad avviare tra i
filari dove non mancano quanti hanno dovuto anche dire addio
alla raccolta dopo mesi di piogge incessanti che hanno impedito
di intervenire in campo con i trattamenti per contrastare
l'insorgenza del fungo.
"Ora sarà decisivo il meteo delle prossime settimane, -
prosegue Coldiretti - l'evoluzione delle temperature e delle
precipitazioni con i viticoltori che dovranno stare attenti a
scegliere il giusto momento per la raccolta e affrontare un duro
lavoro di selezione in raccolta e una meticolosa lavorazione in
cantina. Dove è stato possibile la professionalità degli
agricoltori è stata decisiva per limitare i danni". "Da nord a
sud della regione, ad ogni modo, ci si attende una produzione
media minore tra il 40 e il 50% rispetto allo scorso anno. Un
quadro comunque tutto da definire all'interno del quale tuttavia
la qualità del vino si prospetta ottimale. Nelle Marche si
contano oltre 15mila ettari dedicati e più di 2mila aziende
vitivinicole". "La maggior parte della produzione è dedicata a
vini a denominazione di origine che, secondo il report Qualivita
Ismea, valgono 106 milioni. Vini apprezzati in tutto il mondo -
conclude - con l'export che nel 2022 ha raggiunto quota 75,6
milioni di euro lasciandosi definitivamente alle spalle il
periodo buio dettato dal Covid (+24% sul 2019). (ANSA).
Coldiretti sulla vendemmia 2023, poco vino ma ottima qualità
Pioggia, peronospora e grandine, -40-50% raccolto rispetto 2022