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Il migliore miele biologico è il Terrantiga di San Sperate

Tredici medaglie su 92 sono sarde al concorso internazionale

Redazione Ansa

Terrantiga, fa incetta di premi al concorso internazionale "Biomiel". Un vero exploit per l'azienda di San Sperate che conquista il primo posto in assoluto con la medaglia d'oro, con il miele all'Eucalipto, considerato il miglior monoflor. Oro anche per quello di Corbezzolo e quattro argenti per quello di Asfodelo, Sulla, Lavanda Selvatica e Erica. Per la categoria millefiori si è piazzata al terzo posto l'apicoltura Barbagia di Puddu Antonia.
    Il Premio internazionale per il miglior miele biologico, al quale partecipano aziende da Grecia, Italia, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia e Spagna, quest'anno ha incoronato i produttori sardi: su un totale di 92 medaglie, 13 sono state assegnate a mieli provenienti dall'Isola. Ha conquistato due ori, per Eucalipto e corbezzolo anche l'azienda di Nicola Cossu.
    Il premio organizzato in collaborazione con il CREA del Ministero delle Politiche Agricole, quest'anno si è svolto a Matera con una giuria internazionale di esperti. Terrantiga è l'unica organizzazione di produttori del settore apistico della Sardegna. Ha aperto la strada in Sardegna all'apicoltura biologica, basando la sua attività sulla pratica dell'apicoltura nomade nelle aree verdi più rappresentative dell'Isola, dalle verdi aree di Foresta Burgos alle scogliere di Teulada, passando per il Montiferru e la Marmilla.
    "Un importante riconoscimento, che ci spinge a intensificare il nostro impegno, soprattutto per diffondere la cultura del miele - ha detto Francesco Caboni, direttore di Terrantiga - una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori può derivare da un'alleanza strategica che vogliamo realizzare con il mondo della grande cucina. Nel miele c'è biodiversità, sostenibilità e territorio, tutti gli ingredienti verso i quali oggi la nostra società punta il suo sguardo".

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