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Dai campi ai bicchieri, in Sardegna nasce la filiera della birra

Nell'Isola 40 birrifici artigianali, 19 nel Consorzio

Redazione Ansa

 Una filiera della birra "Made in Sardinia" per una tracciabilità del prodotto che parte dal malto e dai cereali coltivati e prodotti interamente nell'isola e arrivi ai birrifici artigianali sardi per produrre una birra interamente sarda. Un'idea progettuale che mette insieme proprio la base della produzione cerealicola isolana e i birrifici artigianali sardi, in particolare le 19 realtà che fanno parte del Consorzio di Promozione e Tutela della Birra Artigianale Italiana da Filiera Agricola.
    L'idea è stata lanciata da Oristano con l'incontro organizzato da Coldiretti Sardegna che ha coinvolto il Consorzio Birra Italiana dall'alto della sua esperienza a livello nazionale, la cooperativa Isola Sarda che riunisce 23 cerealicoltori isolani, ma anche i birrifici artigianali, i produttori di malto e quelli di luppolo dell'isola. Un momento di coinvolgimento provare a porre le basi proprio per un marchio sardo che racchiuda il sistema legato alla produzione della birra sarda.
    Nell'Isola sono 40 i birrifici di cui 19 sono aderenti al Consorzio Birra Italiana. Solo questi 19 hanno prodotto nel 2022 circa 10 mila ettolitri di birra utilizzando circa 2 mila quintali di malto (da un quintale di orzo si ottengono circa 75 chili di malto per una resa dello 0,75%).
    "Abbiamo iniziato con il settore cerealicolo e attivato un progetto di filiera precursore di questa idea progettuale che oggi proviamo a lanciare - sottolineano presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e il direttore, Luca Saba - proprio dal nostro progetto Solo Sardo abbiamo avuto già ottimi risultati e da qui si può partire per costruire un nuovo percorso che possa essere il volano che aiuti i due settori a crescere".
    Un'idea che può seguire lo stesso percorso che arriva dal nazionale con il Consorzio Birra Italiana. "Stiamo portando avanti dei progetti che prevedono una selezione genetica tutta italiana e un modo innovativo per raccontare l'italianità del prodotto - afferma il direttore del Consorzio Birra italiana, Carlo Schizzerotto - facendo sistema otteniamo enormi vantaggi economici che da soli non si ottengono e il Consorzio nasce proprio per superare le asimmetrie che vedono i piccoli produttori e non si mettono d'accordo a fronte di grandi produttori che inglobano tutto il mercato - conclude - nostro obiettivo è quello di restituire un'identità italiana alla birra artigianale con valori non emulabili dalle grande industrie e possiamo farlo anche in Sardegna". 
   

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