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'Sfuso&Spina', la cooperativa Mesa Noa dice no alla plastica

Cagliari, un reparto dell'emporio dedicato a spesa sostenibile

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 29 GEN - Lo sfuso alimentare per ridurre l'uso della plastica per gli imballaggi. Per una spesa il più possibile sostenibile, consapevole, attenta all'ambiente e anti spreco. Mesa Noa, a Cagliari, il primo emporio autogestito e collaborativo della Sardegna, dedica un intero reparto ai prodotti da acquistare come si faceva un tempo nelle botteghe.
    "A peso, quindi il necessario e senza doversi disfare degli involucri inquinanti che finiscono in mare, poi inghiottiti dai pesci e in un circuito vizioso ritornano nelle nostre tavole", spiega Cati Schintu, tra le socie fondatrici di Mesa Noa. Per l'acquisto di scaffali e dispenser in materiali eco-compatibili che assicurino alti standard di igiene e sicurezza, Mesa Noa ha avviato una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal basso. Tanti i prodotti da acquistare senza imballaggi: frutta e verdura, pasta, riso, cereali, farine, legumi, frutta secca o essicata, semi, spezie, caffè, sale, dolci. E poi detergenti per l'igiene personale e per la casa da spillare sfusi. "Li abbiamo sempre proposti ma distribuiti nei vari scaffali, ora avranno uno spazio ad hoc, per favorire un consumo consapevole", aggiunge Tiziana Diana, altra socia fondatrice.
    "Niente più plastica nella tua dispensa: sostieni Sfuso e Spina di Mesa Noa" è lo slogan del nuovo progetto della cooperativa di comunità Mesa Noa, composta da oltre 300 persone e che da anni propone nuove forme di consumo a favore di un'economia basata sulla relazione, promozione delle produzioni locali, dignità del lavoro, rispetto della salute delle persone e dell'ambiente. Il 18 febbraio A Mesa Noa racconterà il progetto Carola Ludovica Farci, l'ecoinsegnanteviaggiatrice che pulisce le spiagge del cagliaritano e, da sub, i fondali marini e ha viaggiato per mezza Europa toccando con mano lo stato di degrado di spiagge e mari.
    Occasione anche per presentare il suo libro "Plastichiadi, viaggio totalmente a caso di una prof, un cane e un polpo". Una serie di installazioni create con rifiuti di plastica prelevati dalle spiagge accoglieranno il pubblico. La forza espressiva dell'arte per sintetizzare in un'immagine gli effetti devastanti dell'inquinamento. (ANSA).
   

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