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L'enologo Andrea Pala con il vino di Culuccia sul Times

L'attenzione è sulle uve fatte riposare in mare

Redazione Ansa

(ANSA) - SANTA TERESA GALLURA, 23 SET - Il Times dedica uno spazio all'enologia sarda e alle sue innovazioni. Sul quotidiano britannico un articolo si sofferma su Donna Ma', vermentino Igt Isola dei Nuraghi, le cui uve, chiuse in nasse per ostriche, hanno riposato per un breve periodo nei fondali per conferire sapidità prima di essere vinificate da Andrea Pala, miglior giovane enologo d'Italia nel 2022. È lui l'ideatore di questo progetto e del vino "realizzato con la tecnica degli antichi greci di 2700 anni fa che facevano riposare le uve nei fondali marini", spiega.
    Il vino viene prodotto nell'azienda agricola Culuccia, sull'omonima isola vicino a Santa Teresa Gallura davanti all'arcipelago de La Maddalena di cui è patron l'imprenditore torinese Marco Boglione, con sua moglie Stella "ed è disponibile in un'edizione limitata, al di fuori del disciplinare del vermentino di Gallura Docg - aggiunge Pala. "Non avevo mai fatto nulla di simile - ha aggiunto l' enologo - un vigneto è a sette metri dall'acqua, l'altro a 11 metri di distanza. Il terreno è sabbioso, si sente il mare".
    Scrive il quotidiano inglese: "L'arte, a lungo perduta, è stata riscoperta da una nuova generazione di viticoltori". Tra questi c è il sardo Andrea Pala. "Fu Omero a coniare il termine "mare color del vino". Ora, 2.700 anni dopo la scrittura dell'Odissea - scrive il quotidiano inglese -gli italiani stanno prendendo questa descrizione in modo piuttosto letterale".
    (ANSA).
   

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