(ANSA) - ROMA, 18 LUG - Round favorevole, ma non convincente,
delle esportazioni di vino italiano nel primo quadrimestre. Il
rally di aprile - rileva l'Osservatorio Uiv-Vinitaly su base
Istat - traina l'export del vino tricolore in terreno ampiamente
positivo nel primo quadrimestre, che chiude con un tendenziale a
+5,8% nei volumi e a +7% nei valori (oltre 2,5 miliardi di
euro).
Secondo l'Osservatorio, i fortissimi rialzi degli ordini
dalla Federazione Russa e dal Giappone - protagonisti del 60%
dell'incremento complessivo dell'export - sono però destinati a
sgonfiarsi nella seconda parte dell'anno. Da una parte, il
risultato russo è fortemente condizionato da una vera e propria
corsa alle scorte di vino e spumante (volumi a +120,5%) in vista
dell'aumento delle accise, in vigore dal primo maggio, con
maggiorazioni delle aliquote fino al 243%.
In Giappone (+36% volume) si riscontra invece un forte quanto
inusuale aumento degli ordini di vino e agroalimentare
proveniente da tutta Europa, con ogni probabilità legato anche
all'entrata in vigore ad aprile della annunciata legge di
riforma dell'autotrasporto merci, che ha imposto un abbassamento
della durata massima delle ore di lavoro di camionisti e
corrieri, tra le più alte al mondo. Questo fattore da inizio
anno ha causato "stress da approvvigionamento" a tutti i livelli
della logistica, come verificatosi nel 2021/22 in tutto il mondo
a seguito della crisi dei container. (ANSA).
Uiv-Vinitaly, riparte export vino (+5,8) ma si sgonfierà presto
Atteso calo nella seconda parte dell'anno in Russia e Giappone