"Significa soprattutto un impegno verso la sostenibilità ambientale, con maggiore risparmio dell'acqua e un minor uso di sostanze chimiche - ha sottolineato Gariglio - verso la tutela del paesaggio, impegnandosi per esempio a dedicare una parte del terreno a uso boschivo e verso il rispetto dei diritti dei lavoratori, rifiutando sistemi di sfruttamento".
La fiera coinvolge oltre 500 cantine da 19 Paesi del mondo e, inoltre, all'assemblea plenaria del 27 marzo che inaugurerà la tre giorni di Bologna si collegherà in video un produttore ucraino di vino per raccontare la sua esperienza.
Dopo la chiusura delle fiere dovuta alla pandemia, 'Sana slow wine' sarà l'occasione per i produttori di incontrarsi e rafforzare quella che Gariglio definisce "un'alleanza tra i protagonisti della filiera", con l'obiettivo di allargarsi sempre di più - lentamente, come da definizione - a un pubblico vasto. "Il senso della coalizione è anche di educare i consumatori sul fatto che si debba investire qualcosa in più per bere non solo meglio, ma anche e soprattutto facendo bene al pianeta e alla società - ha concluso Gariglio - e dall'altra parte è giusto trovare un giusto rapporto tra qualità e prezzo, noi pensiamo che esista e che si possa bere bene anche con prezzi sostenibili per il consumatore". (ANSA).
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