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Servizi e scuole per i pastori, "è professione indispensabile'

L'appello da Cheese, che ha chiuso l'edizione numero 14

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 18 SET - Servizi adeguati per chi sceglie di restare lontano dalle città e praticare la pastorizia e scuole di formazione. E' la richiesta che arriva dalla 14/a edizione di Cheese, la rassegna internazionale dei formaggi a latte crudo che si è conclusa oggi a Bra (Cuneo). "C'è la necessità di cambiare narrativa sul mondo della pastorizia- dice Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia - di vederlo come una prospettiva di progresso, da un punto di vista economico e sociale, sostenendo chi crede e investe culturalmente, politicamente e progettualmente, nel futuro. Quella del pastore è una professione legata alla tradizione, ma che svolge un servizio ecosistemico, in un rapporto di equilibrio tra uomo, animali e natura, quanto mai indispensabile in un Paese per il 70% composto da aree interne".
    Quindi, "ci rivolgiamo ancora una volta alla politica in questi giorni - prosegue Barbara Nappini - affinché accompagni i giovani nelle loro scelte, sostenendo queste scuole, che siano veri e propri centri di formazione sul campo. Chiediamo che li sostenga con servizi adeguati che non ne isolino la prospettiva di crescita personale e sociale, che garantisca una giusta remunerazione che riconosce anche il ruolo di gestione del territorio, in un Paese dalle mille fragilità, dove i benefici del lavoro che viene svolto a monte ricadono fino a valle".
    A Cheese hanno partecipato circa 400 espositori di 15 paesi.
    "Anche quest'anno è stato un successo - sottolinea il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - grazie al pubblico che ha visitato gli stand, assaggiato e conosciuto la ricchezza della produzione casearia, e grazie ai tanti momenti di approfondimento e sensibilizzazione".
    Tema centrale la difesa dei prati stabili per cui è stato redatto un manifesto realizzato da 30 centri di ricerca e associazioni. "Raccolgo volentieri l'appello di Carlin Petrini (fondatore di Slow Food, ndr) per lavorare insieme a una mappatura dei tanti prati stabili del nostro Piemonte in vista dell'edizione 2024 di Terra Madre, l'importante appuntamento di riflessione e confronto internazionale che ha tra i suoi obiettivi principali preservare gli ecosistemi e promuovere pratiche di agricoltura ecosostenibile". (ANSA).
   

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