(ANSA) - TORINO, 18 SET - Servizi adeguati per chi sceglie di
restare lontano dalle città e praticare la pastorizia e scuole
di formazione. E' la richiesta che arriva dalla 14/a edizione di
Cheese, la rassegna internazionale dei formaggi a latte crudo
che si è conclusa oggi a Bra (Cuneo).
Quindi, "ci rivolgiamo ancora una volta alla politica in
questi giorni - prosegue Barbara Nappini - affinché accompagni i
giovani nelle loro scelte, sostenendo queste scuole, che siano
veri e propri centri di formazione sul campo. Chiediamo che li
sostenga con servizi adeguati che non ne isolino la prospettiva
di crescita personale e sociale, che garantisca una giusta
remunerazione che riconosce anche il ruolo di gestione del
territorio, in un Paese dalle mille fragilità, dove i benefici
del lavoro che viene svolto a monte ricadono fino a valle".
A Cheese hanno partecipato circa 400 espositori di 15 paesi.
"Anche quest'anno è stato un successo - sottolinea il presidente
della Regione Piemonte, Alberto Cirio - grazie al pubblico che
ha visitato gli stand, assaggiato e conosciuto la ricchezza
della produzione casearia, e grazie ai tanti momenti di
approfondimento e sensibilizzazione".
Tema centrale la difesa dei prati stabili per cui è stato
redatto un manifesto realizzato da 30 centri di ricerca e
associazioni. "Raccolgo volentieri l'appello di Carlin Petrini
(fondatore di Slow Food, ndr) per lavorare insieme a una
mappatura dei tanti prati stabili del nostro Piemonte in vista
dell'edizione 2024 di Terra Madre, l'importante appuntamento di
riflessione e confronto internazionale che ha tra i suoi
obiettivi principali preservare gli ecosistemi e promuovere
pratiche di agricoltura ecosostenibile". (ANSA).
Servizi e scuole per i pastori, "è professione indispensabile'
L'appello da Cheese, che ha chiuso l'edizione numero 14